Roberto Saviano, celeberrimo scrittore, sotto scorta per il suo impegno contro la Camorra, in un colloquio a La Gazzetta dello Sport ha raccontato tutta la voglia di tornare al Maradona ad ammirare il suo Napoli capolista: “Non poterci andare mi fa soffrire. Faccio fatica a chiamarlo stadio Maradona, temo di esser troppo vecchio e continuerò a chiamarlo San Paolo. Ma prima della fine del campionato voglio andarci. Sto pensando come essere invisibile perché il Napoli dovrà vincere, in caso contrario se la prima volta che torno allo stadio fa male, dopo si nota… ed è malamente. Con che maglia tornerò allo stadio? Quella di Kvara che ha riferito no a Putin”.
Saviano spiega nel dettaglio perché il georgiano è il suo giocatore preferito: “Mio padre me lo aveva segnalato prima che ci pensasse il Napoli. Lo aveva visto nell’Under 21. Mi piace perché non ha la faccia del giocatore, ma di un bambino timido che gioca in strada. E dopo perché giocava in Russia, e alla scoppio della guerra è tornato in patria, pure a costo di perdere le chiamate dei ricchi club tedeschi. Il Napoli è stato bravo a inserirsi. Per me Kvara è uno che ha riferito no a Putin, pure se non parla mai delle pressioni subite quand’era al Rubin Kazan
Image:Getty
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