Zaniolo non ci sta e la Roma non sente la sua mancanza. Il successo contro lo Spezia consente ai giallorossi, per lo meno per una notte, di agganciare il terzo posto e presentarsi alla partita con il Napoli della prossima domenica con più certezze e una coppia d’attacco che si sta pian piano consolidando. Perché se contro la Fiorentina gli assist sono stati di Abraham per Dybala, ieri è stata la Joya a trasformarsi in rifinitore. Prima per l’1-0 di El Shaarawy e dopo per il raddoppio dell’inglese. Due assist che aggiornano tuttavia le statistiche dell’argentino perché è il primo giocatore della Roma dal 2004 a nella giornata odierna a partecipare ad per lo meno 12 gol nelle sue prime 13 presenze in Serie A.
Insomma, come dice Mourinho “con Paulo è un’altra cosa”. Pure perché delle 13 gare in campionato, con Dybala sul terreno di gioco la Roma ne ha persa una sola: quella di Udine. Nelle restanti dodici la media è quella di una partecipazione a un gol a match con sette gol e 5 assist. Ma pure allorchè non segna o regala un passaggio decisivo, la sua presenza sul terreno di gioco si sente. Basti pensare a questo 2023 ove in sei dei sette gol segnati dalla Roma ci sta lo zampino dell’argentino. Con il Bologna si conquista il penalty decisivo (dopo realizzato da Pellegrini), con il Milan guadagna la punizione del 2-2, mentre con Genoa e Fiorentina segna i gol vittoria. Ieri, viceversa, i due assist di cui abbiamo parlato e una condizione in crescita da preservare in ottica del match al Napoli della prossima settimana. E non in uno stadio uomo qualunque, ma al Maradona, un nome che non può non suscitare emozioni per uno come Paulo.
Image:Getty
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