Gianfranco Zola, vice-presidente della Lega Pro e storico ex attaccante del Chelsea, ha rilasciato una conversazione al giornale spagnolo AS in ottica del confronto di Champions col Real Madrid: “Ho conosciuto Ancelotti a Parma, dapprima era più chiuso nell’approccio tattico, da fan di Sacchi. Io ero una seconda punta, ma mi ha messo sulla fascia per provare a dare equilibrio. Non mi piaceva giocare lì, finalmente decisi che era meglio andare via. In seguito ma, come mi ha riferito lo stesso Carlo, col tempo è cambiato e ha dato più importanza ai calciatori rispetto al modulo”.
Che succede nella giornata odierna al Chelsea?
“Prendere parecchi campioni non basta a costruire una rosa molto competitiva, il Chelsea ne è un esempio. La differenza fra le squadre buone e quelle grandi non è solo quella, ma pure nei dettagli, nella complicità. Se cambi il tecnico vuol dire che le cose non vanno. E so cosa significa, l’ho provato sulla mia pelle. A questo punto potrebbe pertanto essere Kovacic a fare il leader, o Kanté se rientra, dal momento che Thiago Silva è fuori causa per infortunio”.
Che si aspetta dalla partita di Champions col Real?
“Sono in imbarazzo, non saprei che previsione fare. Nessuno discute la qualità del Real Madrid, è il Chelsea a essere un grande punto interrogativo, possono pure farti la super partita allorchè meno te lo aspetti. Il Real ha Vinicius che fa la differenza, condivido con Ancelotti: sia con la palla che nello spazio, allorchè parte non lo fermi. Sta migliorando pure nella rifinitura e diventando sempre più completo”.
Lei a 37 anni si è ritirato, Modric alla stessa età tuttavia incanta.
“È come il Barolo, più invecchia e meglio è. Ha un’energia invidiabile per avere 37 anni, vive per il calcio e ha un cervello straordinario”.
Image:Getty
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