C’era preoccupazione, nella parte interna del mondo milanista, per come avrebbero potuto rendere le 10 altre soluzioni, molte delle quali riserve e molte delle quali con manciate di minuti disputate in stagione, schierate tutte insieme dall’inizio al “Dall’Ara” di Bologna. E, viceversa, il Milan non ha tanto dovuto fare i conti con la scarsa vena – prima di! – dei suoi ragazzi meno utilizzati, ma con quella incredibilmente negativa dell’arbitro Massa e del VAR.
Gli episodi discussi
Il fischietto d’Imperia, mai aiutato dal VAR Di Bello, effettivamente, non ha permesso ai rossoneri di farsi ‘aiutare’ da ben due episodi da rigore, sorvolando, fra l’altro, sui tuttavia dubbi episodi del primo gol del Bologna (possibile fallo di Aebisher su Ballo-Touré) e sul leggero contatto in area fra Dominguez e Saelemaekers; erano piuttosto evidenti e facili da vedere, in maggior misura al VAR, il pestone di Soumaoro su Rebic e il tocco di mani (braccio molto molto largo) di Lucumi nel finale.
L’opportunità a questo punto
Per il resto, Rebic e compagni hanno disputato una buona gara, con voglia di dimostrare e portare a casa i tre punti; tolti i primi 30 secondi in cui il Bologna è riuscito incredibilmente a segnare, in seguito il Milan ha molte volte tenuto il pallino del gioco non rischiando praticamente niente e andando vicino al gol in maggior misura con gli ingressi negli ultimi 20 minuti di Leao e Diaz. Il VAR e Massa, ma, hanno fermato il ritorno alla vittoria del Milan. Non il turnover che, prima di, permetterà a Pioli di schierare tutti i titolarissimi nell’opportunità dell’anno targata ritorno dei quarti di finale di Champions contro il Napoli al “Maradona”.
Image:Getty
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