Conferenza stampa in casa Lecce, con il patron Saverio Sticchi Damiani che alle 15.30 prenderà la parola nella sala stampa dello stadio Via del Mare. TMW seguirà e riporterà live le sue dichiarazioni.
15.32 – Arriva in sala stampa il patron giallorosso. A breve, dunque, il via alla conferenza.
Questa l’introduzione di Sticchi Damiani: “Partirei da un’analisi su ciò che è il mondo del calcio. Nel nostro massimo campionato, si stanno creando due blocchi: da una parte le grandi che si giocano un posto per l’Europa, dall’altra le medio-piccole. E chi arriva in competizioni europee, ha risorse ulteriori rispetto a chi non ci va che all’opposto è limitato ai diritti tv. E grazie alla legge Melandri questi sono superiori per le grandi, che hanno pure introiti dall’Uefa: in questo modo si crea una spaccatura e il divario aumenta. Ancor ancora se attraversiamo un momento in cui sono emerse plusvalenze fittizie. Il campionato di Serie A è sempre più povero, le piccole battagliano per mantenere la categoria con piccole risorse e dopo gli anni del Covid molti sono andati. incontro a rinunce o indebitamenti. Noi, per mia scelta e avvallata dai soci, abbiamo provato una strada diversa rilanciando il settore giovanile, tenendo i conti in ordine. Questo era il nostro intento stagionale, sapendo che c’era un prezzo da pagare perché aumentano le complicazioni. In questo periodo vedo gente che fa i conti in tasca al nostro club, a questo punto facciamo chiarezza. Le tre neopromosse lasciano 3 milioni di euro alla Serie B e questo ci rende già meno competitivi. In più è inconcepibile registrare plusvalenze importanti come quelle di Verona e Spezia negli ultimi anni, di alto livello. Avremmo potuto farlo pure noi, ma arrivando alla salvezza abbiamo deciso di tenere i big e a gennaio. abbiamo rifiutato. offerte importanti. E tuttavia: c’è lo stadio, ove quest’anno abbiamo investito due milioni e mezzo. Ripeto: la mia visione è puntare sui giovani, a cui abbiamo destinato un budget importante, senza avere debiti e effettivamente non abbiamo nessun debito con le banche. La Primavera ci sta dando grandi soddisfazioni, stiamo raccogliendo risultati importanti: siamo davanti a una plurivalorizzazione di guadagno, grazie al lavoro di Corvino, Trinchera e Delvecchio, che lavorano mattina e sera per valorizzare al massimo le risorse. Siamo ultimi o penultimi pure in termini di commissioni ai procuratori, evitando sprechi. Abbiamo pure un amministratore delegato come Mencucci che mi aiuta tantissimo, come pure Mercadante lavora sulle strutture. Non dormiamo la notte per il meglio. Il tutto perché vogliamo dare al Lecce Calcio una struttura con equilibrio economico e finanziario. Per il gruppo dei soci, solo uscire dalla Serie C è costato 25 milioni di euro. Adesso abbiamo un futuro importante avanti a noi, al contrario assicurato vedendo i risultati della Primavera. Questo mi porta a dire che il vero progetto di calcio è a Lecce. La A ce la siamo meritata e vogliamo conservarla. Sta nascendo un grande progetto e lo vedo sul campo, mentre contemporaneamente ci sono squadre che hanno anticipato il paracadute. o ipotecato i centri sportivi. Sempre in A abbiamo la squadra di età più bassa, che lotta e duella per conservare il posto, stiamo superando difficoltà importanti. Dispiace per tale motivo. momento delicato che stiamo attraversando e che toglie il sonno. Ma può accadere a tutti, basti vedere ad esempio l’Inter”.
Sui risultati: “A me la squadra è piaciuta contro Sampdoria, Fiorentina e Napoli, mentre a Empoli abbiamo perso facendo pochissimo contro una formazione che ha fatto anch’essa poco. Ma abbiamo 28 punti, siamo a +5 sulla zona retrocessione. Abbiamo vissuto momenti peggiori nella nostra storia. Ricordo tuttavia in C allorchè, dopo la gara con il Siracusa, ci fu un confronto con i tifosi e il contesto si è ricompattato. Da quel giorno siamo ripartiti, giocandoci tutto. E la stessa cosa possiamo fare nella giornata odierna, ne sono sicuro. Noi siamo soli su tutto, le piccole in A contano poco e nulla: chi parla di ambiente che scricchiola o alimenta casi come quello di Baschirotto, che per novanta minuti ha dato t utto, vorrebbe avere farci rompere. Pure i tifosi, come noi, non dormono la notte”.
Image:Getty
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