Il suo arrivo ad ottobre ’86 fu determinante per gli equilibri della squadra e per la conquista dello scudetto. Ora, Francesco Romano applaude il tricolore del Napoli. “E’ stata un cavalcata trionfale – racconta a Tuttomercatoweb.com – un torneo sopra le righe, stratosferico. Il momento chiave del primo scudetto fu il successo contro la Juve al San Paolo nel frattempo in questo caso ĆØ molto complicato stabilire un giorno in cui si ĆØ capito veramente che quella era la svolta per il titolo. Del resto ĆØ da tempo che i punti di distacco con le altre sono tantissimi”.
Chi il calciatore simbolo?
“Osimhen perchĆØ fa parecchi gol ed ĆØ stupefacente, dĆ segnali di strapotere. Ma voglio citare la squadra, collettivo e ĆØ ovvio che pure Spalletti per la gestione del gruppo”.
Ecco, su Spalletti cosa si sente di aggiungere?
“A lui e al suo gruppo vanno i meriti tecnici e tattici ma pure, ripeto, la capacitĆ di gestire venticinque titolari facendoli rendere analogamente. Ed ĆØ stato bravo pure a superare quei pochi momenti critici che ci sono stati”.
Il paragone con gli altri scudetti può starci?
“Le vittorie portano senza ombra di dubbio sempre passione e entusiasmo. Ma i due scudetti precedenti sono arrivati nel segno di Maradona e ancor nella giornata odierna pure allorchĆØ si parla di questo scudetto lo si fa elogiando certamente la squadra ma disquisendo tuttavia di Maradona. Ecco, il comun denominatore ĆØ sempre Diego”.
Image:Getty
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