Prima o in seguito doveva succedere. Si ferma a 10 la striscia di risultati utili consecutivi della Salernitana targata Paulo Sousa. Certo, fermare Milan, Inter e Napoli e battere 3-0 Monza e Sassuolo per in seguito perdere con un Empoli organizzato, ben messo sul terreno di gioco ma tecnicamente non certo superiore fa storcere il naso, pure perchè è bastato attaccare con certezza per dieci minuti per segnare un gol, sfiorarne altri due e mettere apprensione alla retroguardia toscana. Con 1500 tifosi al seguito e con la possibilità di salvarsi virtualmente era ad ogni modo lecito aspettarsi una Salernitana diversa. Certo, le assenze di Gyomber, Bradaric, Candreva e Fazio hanno pesato, come pure le tre gare in sette giorni e il dispendio di forze psicofisiche per il derby di Napoli e per il match interna contro la Fiorentina. Eppure, questa volta, pure Paulo Sousa ci ha messo del suo affidandosi a una difesa troppo giovane, sostituendo tardivamente un Sambia in grossa difficoltà e tenendo fuori Kastanos che, nella sua gestione, è stato forse il giocatore che ha determinato in maggior misura al pari di un Dia ieri irriconoscibile e che, si spera, non sia distratto dalle tante voci di mercato. Ma dicevamo della difesa. Senza Gyomber questa squadra fatica tantissimo, lo testimoniano i 5 gol presi a Reggio Emilia, i 4 a Bergamo in 35 minuti, i due col Napoli e con la Cremonese, i tre con Monza (all’andata) e Fiorentina mercoledì scorso. Il centrale ex Perugia è vitale per i granata e nasconde pure i limiti (solo inesperienza?) dei compagni di reparto. Se Pirola sta crescendo, prosegue viceversa a deludere Bronn mentre Lovato appare tuttavia acerbo per essere titolare in serie A. Stesso discorso per Daniliuc, pagato 5 milioni e, ad nella giornata odierna, altalenante. La riflessione si estende pure alle corsie laterali. A gennaio non è giunto l’esterno sinistro che serviva ed è bastato perdere Bradaric per squalifica per rivedere i problemi del passato, al punto da adattare prima Sambia (ieri il peggiore assieme a Maggiore), in seguito Mazzocchi. E’ evidente, ad ogni modo, che la prossima estate sarà necessario comprare per lo meno due centrali di esperienza e di spessore senza affidarsi soltanto a giovani di prospettiva.
La classifica, ciononostante, sorride tuttavia alla Salernitana. Lo Spezia terzultimo dista 8 punti e, per impensierire i granata, dovrebbe vincerne per lo meno 3 su 4 (e avrà Milan e Roma) sperando che i granata le perdano praticamente tutte. E, includendo nella considerazione che fra due settimane c’è Lecce-Spezia, appare obiettivamente improbabile che una delle due possa superare la formazione di Paulo Sousa. Certo, arrivare al doppio match con Atalanta e Roma con una sconfitta ad Empoli può pesare dal parere psicologico, ma la matematica potrebbe arrivare già in questo week-end se i campani battessero l’ex Gasperini e lo Spezia non vincesse al Picco col Milan di Pioli. Sabato alle 15 è attesa pure una discreta cornice di pubblico, ai 10mila abbonati potrebbero aggiungersi altrettanti paganti desiderosi di assistere dal vivo al match decisivo per il mantenimento della categoria. E c’è da vendicare – sportivamente disquisendo – pure l’umiliante 8-2 dell’andata, allorchè andarono a segno pure gli ex Ederson e Zortea. Per il match contro l’Atalanta possibile il recupero di Candreva e Gyomber, sarà out viceversa Bronn appiedato per un turno dal giudice sportivo.
Image:Getty
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