Dal cento per cento non si sfugge. Nemmeno nella matematica del calcio, ove 2+2=5 è la regola, altro che Orwell. “Inzaghi rimarrà al 100% l’allenatore dell’Inter”, l’ha riferito Beppe Marotta, gran divulgatore di bugie bianche ma non in questo caso. Perché Simone Inzaghi la conferma se l’è costruita senza aiuto, al netto del rinnovo dell’estate scorsa, che tuttavia certificava la grande fiducia della società. Ballerina, lo certifica la necessità di una conferma esplicita, durante una stagione travagliata ma con un finale in crescendo. Dì più: che i nerazzurri ora dell’anno potessero giocarsi la competizione più prestigiosa d’Europa nessuno lo metteva davvero in preventivo. E, si torna lì, il volto copertina dell’impresa, tuttavia vada a Istanbul, è propio Inzaghi, con i suoi numeri.
Mister coppa. Del campionato si parlerà, pure con la dirigenza, ma il percorso di Inzaghi nelle coppe è da fuoriclasse assoluto. Delle trentuno gare giocate in questo tipo di competizioni fin dal momento in cui allena l’Inter, ne ha perse appena quattro, tutte in Champions. Il bilancio migliora tuttavia se si considerano soltanto le partite a eliminazione diretta e le finali: su diciannove gare da dentro o fuori, solo una sconfitta, col Liverpool al Meazza la scorsa stagione. La Fiorentina è avvisata, alla vigilia della Coppa Italia ove il percorso è pressoché immacolato.
Tornano i titolari. Oltre ai numeri, all’Olimpico contro i viola c’è da aspettarsi sul terreno di gioco la squadra tipo dell’Inter. Con la non da poco eccezione di Handanovic, portiere di coppa che sogna di chiudere col botto la sua grande avventura interista. Dopo si rivedranno Darmian, Acerbi e Bastoni nel reparto arretrato, con il reparto centrale formato da Barella, Brozovic e Calhanoglu. Nell’occasione più adatta, Mkhitaryan ci spera davvero per Istanbul, la fiducia dell’armeno è in crescita e con lui quella di una formazione che del suo giocatore più internazionale beneficerebbe volentieri. Dumfries e Dimarco sulle fasce, nel reparto avanzato non dovrebbe esservi alternativa a Dzeko e Lautaro: Lukaku è andato in gol tuttavia, e la finale di Coppa l’ha conquistata in maggior misura lui, ma la panchina del bosniaco a Napoli è molto più di un indizio.
Image:Getty
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