Erano dieci, in seguito sono diventati venti e da ieri addirittura quaranta. Parliamo del numero di allenatori sotto valutazione indicato da Aurelio De Laurentiis che in questa fase di standby si diverte pure a depistare la stampa. Pochi indizi, effettivamente, sono arrivati pure dalla conferenza stampa di ieri di presentazione del ritiro di Castel di Sangro (il secondo dell’estate, dal 28 luglio al 12 agosto): “Sto verificando una lista che da 22 nomi è salita a 40 nomi. Devo verificarne la disponibilità, se sono adatti a un 4-3-3 e se sono adatti a linea di difesa e attacco alte. E’ un discorso che richiede tempo – quanto detto da ADL – in seguito bisogna capirne il carattere, se culturalmente possono inserirsi nella cultura partenopea e per questo sono delle interviste che non si possono risolvere in pochissimo tempo” pure se in seguito il patron del Napoli fissa tuttavia la scelta dell’allenatore non oltre il 27 giugno in modo da poter programmare al meglio l’inizio della preparazione a Dimaro.

Italiano deve prima ‘rompere’ con i viola
Scontata la domanda sul tecnico della Fiorentina e la risposta è come al consueto da interpretare: “Italiano è un bravissimo allenatore, ma non è corretto andare a rompere gli equilibri di un club amico, che la pensa come me e fa le battaglie con me – la rassicurazione di De Laurentiis, prima di un passaggio che rimette tutto in discussione – in seguito se Italiano dovesse decidere lui di rompere gli equilibri col suo club allora io a quel punto potrei pure prenderlo in considerazione. Io fra l’altro pensavo che questo fosse il suo ultimo anno, viceversa ho scoperto che ha un’altra stagione di contratto”.

Giuntoli non è un tema
Per lo meno per De Laurentiis, abituato a far rispettare i contratti come non sempre avviene nel calcio. “Giuntoli? Ha un accordo con noi fino al 30 giugno 2024, non vedo lo scopo della domanda”, la chiusura decisa di De Laurentiis che in seguito viene sollecitato pure successivamente: “Ma perché dobbiamo parlare del direttore sportivo? Noi siamo qui per parlare dell’Abruzzo. Il Napoli è considerato il 17esimo club al mondo, perché si deve parlare del direttore sportivo? Una figura per quanto importante non centrale per la prossimo anno che non sarà basata su un direttore sportivo” con riferimento con tutta probabilità al maggiore potere dello scouting sul mercato.

Image:Getty

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