Franco Causio, ex giocatore della Juventus, ha disquisito a Tuttosport dell’anno appena conclusasi con il settimo posto della squadra bianconera, penalizzata per i noti fatti extra-campo: “Era già un’annata anomala per il Mondiale, parecchi calciatori sono tornati cotti o mezzi infortunati. Il Napoli ha fatto un torneo a sé, ma la Juve con i 10 punti tolti ne ha fatti 73. Quanti ne hanno fatti l’Inter, il Milan, la Lazio? Nonostante ciò che è successo, a partire dagli infortuni: Pogba non lo ha mai avuto, Di Maria occasionalmente, Chiesa è entrato e uscito e non è tuttavia il vero Chiesa, Vlahovic ha avuto la pubalgia, Alex Sandro e Bonucci problemi… Allegri non ha mai potuto schierare la squadra che aveva in mente e oltre all’allenatore ha dovuto fare pure il dirigente e non è facile. Il patteggiamento mi lascia perplesso: allorchè leggo Paratici 4 punti, Nedved 3 punti… cosa c’entrano? E in seguito psicologicamente i punti tolti ne sono costati altri. Se mezzora prima del match, come a Empoli, togli a una formazione 10 punti va sul terreno di gioco distrutta.
Io avrei detto che psicologicamente non era pronta per giocare e non sarebbe scesa sul terreno di gioco. Nonostante tutto, senza penalizzazione la Juve sarebbe entrata in Champions. Da certi calciatori mi aspettavo in maggior misura, pure Allegri qualche errore lo ha fatto, ma con tutto ciò che successo la stagione per me è positiva. A questo punto bisogna ripartire da un’analisi profonda sui calciatori: ripartirei dai giovani, quelli che rientrano come Cambiaso, Rovella, De Winter, Kulusevski, e quelli che ci sono come Fagioli, Miretti, Iling. Come fece Boniperti con noi negli anni Settanta”.
Image:Getty
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