Salernitana a lavoro per il post Sousa. In questi momenti il patron Danilo Iervolino e il DS Morgan De Sanctis hanno ragionato su quattro nomi in particolari: Gennaro Gattuso e Andrea Pirlo sono in pole position, in seconda battuta Vincenzo Montella e la new entry Daniele De Rossi. Inesperto, che arriva da una esperienza non positiva alla guida della Spal, ma ritenuto dal direttore sportivo sufficientemente carismatico per sposare un progetto a medio-lungo termine. Si ragiona pure sul profilo di Farioli, vicino alla panchina granata già dopo il secondo esonero di Nicola. Una pista ora fredda rispetto a quanto trapelava 24 ore fa. Ad ogni modo, col passare delle ore, emergono ulteriori dietro le quinte sull’oramai ribattezzato “caso Sousa”. Giovedì sera il trainer portoghese aveva detto sì alla proposta di rinnovo e, non a caso, la Salernitana aveva esercitato la clausola di rinnovo automatico biennale inviandogli una PEC, pur consentendogli di riflettere per dieci giorni e di valutare eventuali offerte irrinunciabili. Cosa può essere cambiato in in questo modo poco tempo? C’è chi dice che il mister abbia ascoltato con preoccupazione quanto pronunciato da De Sanctis in conferenza stampa, frasi come “ridimensionamento del budget”, “I big? Non strozziamo nessuno, dobbiamo autofinanziarci e puntare sui giovani” e “abbassamento del tetto ingaggi” andavano in direzione opposta rispetto alle sue richieste. Ma Milan ha dichiarato che “ci siamo detti pronti ad accontentarlo su tutto, è certo che allestiremo una rosa competitiva che mantenga l’attuale ossatura”. Per la salvezza, specifica la squadra, che tuttavia fino a un anno e mezzo fa parlava di “zona sinistra e Europa in 3, massimo 5 anni”. Se è vero, dunque, che Sousa è indicato come “traditore” dalla tifoseria (alla quale promise di rimanere durante la festa a Piazza della Concordia), è altrettanto vero che da tempo si palesavano divergenze con la squadra.
E cosa accadrà se saltasse improvvisamente l’accordo col Napoli? Una parte della società propenderebbe per il proseguimento del rapporto lavorativo. Praticamente Paulo Sousa sarebbe agli ordini della Salernitana dal 21 giugno, consapevole che c’è un intero ambiente da riconquistare e che lo strappo con la curva è forse definitivo. Un’altra parte, viceversa, sta già studiando il licenziamento per giusta causa o, ad ogni modo, i cavilli legali che consentirebbero di ritirare la proposta di rinnovo del contratto e chiudere ogni rapporto al 30 giugno. Praticamente la Salernitana, da giovedì scorso, non ha avuto più contatti con Paulo Sousa e ha appreso dell’incontro romano col Napoli dai giornali. Un atteggiamento che ha spiazzato il patron Iervolino. Ad ogni modo, salvo firme imminenti con altre squadre, il sodalizio granata non potrà annunciare nessun nuovo tecnico prima di 9 giorni.
Image:Getty
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