Mancano ormai pochi giorni all’inizio del campionato di Serie A e consultando la pagina di Betway Sports si può (giustamente) intuire come il Napoli resti, da campione d’Italia in carica, la squadra a cui guardare tra le favorite nella corsa alla vittoria finale. Sono cambiate tante cose nelle ultime settimane nel capoluogo partenopeo, a iniziare dalla guida tecnica che ha visto andar via Luciano Spalletti e il conseguente arrivo di Rudy Garcia in panchina – chiamato a un difficilissimo lavoro in cui c’è tutto da perdere e davvero poco da guadagnare: “I ragazzi sono sereni e sono felici di essersi ritrovati. Adesso giocano con lo scudetto sul petto. Se lo sono meritato ma il tricolore è anche una responsabilità in più per loro”, queste alcune delle prime parole del tecnico francese che sta provando (in maniera approssimativa) a stemperare tensione e pressione su un gruppo che invece sa di essere condannato a vincere.
Sul Napoli pesa inevitabilmente il caso Osimhen: resta o andrà via?
Ascoltando anche l’analisi di Di Gennaro per la Serie A, viene fuori un interessante punto di vista legato al destino di Osimhen: con o senza di lui potrebbe cambiare davvero tanto per il Napoli, che potrebbe ritrovarsi a ridosso del termine della sessione di mercato senza il suo miglior giocatore: “Resterà tutto aperto fino al termine del calciomercato – spiega Di Gennaro – se arriva un’offerta da 150-170 milioni di euro alla fine si vende. A quelle cifre non esiste un giocatore che non può essere venduto. Diventa anche un discorso di ingaggio, perché anche se è giovane si ritroverebbe da subito a guadagnare il doppio di quanto il Napoli può arrivare a dargli. Di fronte a proposte irrinunciabili, diventa difficile dire di no sia per il club che per il giocatore. Anche perché la squadra se incassa tutti quei soldi poi può pensare di ricomprare e reinvestire, passando a prendere anche più di uno”. Capire però chi acquistare al suo posto, farlo in tempo e riuscire magari a nona vere contraccolpi particolari in campionato sarà davvero una missione ardua.
L’ago della bilancia è Kvaratskhelia: sarà quello dello scorso anno?
Un altro grande punto interrogativo per i partenopei sarà riuscire a capire se i talenti così promettenti e maturati in fretta dello scorso campionato manterranno lo stesso livello di resa anche dopo aver vinto, a partire dal talento georgiano che nessuno immaginava potesse travolgere tutto e tutti come fatto nei mesi passati. Un impatto da sogno quello di Khvicha Kvaratskhelia in Serie A appena un anno fa. Non si è trattato del boom del momento, perché il georgiano ha dimostrato di avere classe da vendere ed ha trascinato con Osimhen il Napoli verso la vittoria dello scudetto. A coronare il tutto c’è stato il premio personale, perché Kvara è stato nominato come miglior giocatore dello scorso campionato, ma per Rudy Garcia sarà fondamentale avere “quel” talento a disposizione – uno che sa saltare l’uomo, creare superiorità, dominare in lungo e in largo, trovando sempre la posizione migliore in campo. Quella è la condizione base, di partenza, senza la quale il Napoli non può ambire a lottare di nuovo per lo Scudetto e in generale per traguardi importanti.