Dici Monza e un brivido scende lungo la schiena del Meazza. Settanta giorni dopo la finale di Istanbul, l’Inter si rituffa nell’amore del suo pubblico. Il debutto nel campionato di Serie A versione 2023/2024 metterà subito i nerazzurri dinanzi ai fantasmi del passato. Gli incroci coi brianzoli – un punto in due gare per i ragazzi di Simone Inzaghi – segnarono due momenti molto delicati dell’anno scorso. Il primo, 2-2 fra mille polemiche all’U-Power Stadium, spense sul nascere le ambizioni interiste di minacciare la corsa tricolore del Napoli. Il secondo, colpaccio esterno del Monza a San Siro, sembrava un potenziale punto di non ritorno nelle sbandate in campionato della formazione meneghina.
Sfatare il Monza. Da lì in dopo, tuttavia, arrivò la svolta. Quella che nel gioco in qualche modo, e Inzaghi l’ha sempre rivendicato, c’era già stata e che tuttavia abbisognava pure di riscontri concreti sul campo. Quattro giorni dopo l’1-0 firmato Caldirola – da D’Ambrosio a Gagliardini, passando per Frattesi, Carlos Augusto e Carboni: attenzione agli ex – l’Inter difendeva il passaggio del turno in Champions contro il Benfica. Dopo quasi solo gioie, con l’orgoglio di sfidare pari a pari il Manchester City di Guardiola a chiudere l’annata. Del passato, tuttavia, c’è da preoccuparsi poco. Ciò che nella giornata odierna arriva a San Siro, alle 20,45, è un Monza nuovo tanto è nuova l’Inter che si propone di iniziare la stagione facendo il massimo. Una vittoria per lanciare un torneo che, Inzaghi l’ha riferito chiaramente, ha come sogno l’affermazione dello scudetto, la seconda stella che è anche questione di derby tutto milanese.
Fra campo e mercato. Al momento opportuno di Inzaghi: l’allenatore piacentino, privo di Acerbi, partirà con il maggior numero di “senatori” possibile. I nuovi saranno Sommer in porta e prevedibilmente Thuram nel reparto avanzato, mentre Cuadrado e Frattesi insidiano Dumfries e Mkhitaryan ma, come minimo dapprima, dovrebbero accomodarsi in panchina. Al momento opportuno di ciò che Inzaghi ha riferito, ieri: Benjamin Pavard è uno scopo concreto dell’Inter. Il nome considerato quello corretto per colmare la lacuna lasciata da Skriniar, in il signor senso pure più funzionale dello slovacco al gioco del tecnico piacentino. Si farà? Indicazioni contrastanti: la distanza col Bayern Monaco non è altissima, ma allo stato attuale vige il signor pessimismo fra le parti coinvolte. I tedeschi chiedono 40 milioni di euro, l’Inter si può spingere fino a un massimo di 30 e dalla Germania filtrano indiscrezioni relative a una chiusura totale del Bayern alle trattative, smentite come minimo finora da viale della Liberazione. Ove col giocatore ci si è portati molto avanti, pure in forza di un corteggiamento di lunga giorno: l’accordo, prossimo al termine 2024, lascia aperto più di uno spiraglio a un ipotetico approdo a parametro zero da giugno in dopo. Prima: pare più percorribile questa ipotesi rispetto a un accordo in questo mercato.
Image:Getty
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