Il DS della Juventus Cristiano Giuntoli è quest’nella giornata odierna uno dei grandi ospiti del ‘Festival di Trento’ organizzato dalla ‘Gazzetta dello Sport’. Il dirigente bianconero, direttamente dal palco, ha proferito di come è nata la sua passione per i colori bianconeri: “La passione per la Juventus mi è stata trasmessa da bambino. Ricordo una partita nello specifico, quella giocata in casa della Pistoiese e vinta con la rete di Cuccureddu. La Juve che ho amato oltre è stata quella di Platini, Scirea, Rossi, Bettega. Al bar del mio paese gli adulti si divertivano perché sapevo la formazione a mente. Bellissima pure quella allenata da Marcello Lippi che rappresenta il corretto spirito del club. Le vittorie per me hanno tutte un grande fascino a prescindere dalle categorie. Dalla prima volta in Serie A con il Carpi allo scudetto con il Napoli. Ma l’affermazione più importante è sempre la prossima”.
Dopo in un altro passaggio ha aggiunto: “Durante il centenario della Juve qualche giorno fa mi sono trovato a tavola con Zidane, Platini, Del Piero. Molto emozionante perché hanno fatto la storia della società e del calcio mondiale. Nel ‘98 ci fu l’amichevole al Comunale fra la Juventus e l’Imperia. Io giocavo da centrale di difesa e marcavo Filippo Inzaghi: era l’amichevole prima del famoso match con l’Inter del rigore non rigore di Ronaldo. Ricordo che Lippi mi disse di stare attenti nella marcatura di Inzaghi perché aveva paura che si potesse infortunare. Saltuariamente ne parlo con lui e ci scherziamo. Portai in quella opportunità il mio papà, era un fanatico della Juventus. Mi manca la condivisione con lui di questi momenti. Sarebbe stato molto orgoglioso di me. Mia madre viceversa mi dice di fare attenzione verso di questo club che hanno amato e continuano ad amare”.
Image:Getty
Segui le Ultime News Calciomercato Napoli
Segui le Ultime Notizie Napoli Calcio