Altro passo indietro. Il pareggio col Milan, dopo le vittorie su Verona e Union Berlino, tiene in dubbio la panchina di Rudi Garcia. Al di là del risultato, l’inconcepibile primo tempo pare un altro segnale molto negativo allorchè ora mai siamo alla decima giornata e non si nota una particolare evoluzione della squadra. Quest’nella giornata odierna alla ripresa a Castel Volturno – nonostante le dichiarazioni pubbliche – Garcia ed il suo team si soffermeranno molto sui primi 45′ in cui solo lo scarso cinismo nell’area piccola del Milan ha tenuto aperto la partita e reso possibile quel secondo tempo. Ad ogni modo il punto raccolto, l’unico nei match di un livello più alto contro Lazio, Fiorentina e Milan, non ha evitato al Napoli di scivolare al quinto posto, evitando il sesto solo per le due sconfitte di fila della Fiorentina.
ADL negli spogliatoi
La posizione fragile di Rudi Garcia è evidenziata dalla presenza quotidiana del patron De Laurentiis, ma pure dell’ultima irruzione negli spogliatoi all’intervallo del match col Milan. A quanto pare non solo come vicinanza alla squadra, ma pure per spendere alcune parole per provare a spronare il gruppo. Una situazione di certo non comune nel mondo del calcio in un momento ed uno scenario che dovrebbe essere unicamente del tecnico.
Tre vittorie per evitare l’esonero
Salernitana e dopo Union Berlino ed Empoli al Maradona prima della sosta. Garcia è chiamato a fare bottino pieno, magari tramite pure prove convincenti, per non compromettere ulteriormente la classifica che vede il Napoli già a -8 dalla scorsa stagione (-10 sul primo anno di Spalletti) e le rivali Inter e Juventus già lontane. Non proprio il massimo per i Campioni d’Italia che ieri hanno presentato due calciatori nella Top 20 del Pallone d’Oro.
Image:Getty
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