Il salto in classifica è rimandato. Lazio e Roma non dovevano perdere e non lo hanno fatto. In questo modo il derby della paura finisce 0-0 e le due romane rimangono lì, con Sarri a -4 dal 4° posto del Napoli. “Nessuno dei due piange durante la sosta”, si sono detti Mourinho e Sarri scherzando al termine della gara. Non possono essere soddisfatti al 100%, ma classifica semplice la stagione è tuttavia niente.
Sul terreno di gioco grande intensità e agonismo, ma in maggior misura un’enorme applicazione difensiva per la Lazio, che gioca una partita perfetta senza palla. Patric e Romagnoli, come Lazzari e Marusic, ma pure tutta la squadra, superano in questo modo indenni – davanti, con la lode – l’esame Lukaku-Dybala, una delle coppie più temibili e temute del campionato. Il belga ha toccato 22 palloni in 94 minuti, compresi i due recuperi, e ha calciato due volte verso la porta, senza mai trovarla. È la terza stracittadina consecutiva in cui la Lazio non subisce gol: non accadeva dal 1996.
Insomma, su questo Sarri può essere soddisfatto. La tattica di difesa è in crescita: è il terzo clean sheet consecutivo dopo le vittorie con Fiorentina e Feyenoord. Fatica, viceversa, la fase offensiva: complice il calo fisico, la Lazio nel secondo tempo ha creato poco. Ma nella prima frazione di gare Mourinho deve ringraziare Rui Patricio, miracoloso su Romagnoli, e il palo su cui si è stampato il destro di Luis Alberto. Un dispiacere, per Sarri, è la sostituzione ‘sprecata’ nel finale. Vecino subentrato a metà secondo tempo è dovuto uscire pochi minuti dopo per un incidente al ginocchio, la cui entità sarà valutata nella giornata di oggi.
Image:Getty
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