Da Meret a De Vrij, fino alla contrattazione più soddisfacente dell’estate, ove con la sua agenzia ha registrato più di 30 operazioni fra rinnovi e trasferimenti, e al nuovo regolamento per gli agenti che sta facendo molto discutere in tutta Europa. Intervista a 360° di Federico Pastorello, uno dei procuratori più importanti del mondo, che in esclusiva a TMW ha proferito di tantissimi argomenti.
Partiamo proprio dal ruolo dell’agente e dalla diatriba con la FIFA che vi vede molto compatti a livello globale.
“Effettivamente c’è un po’ di movimento da questo giudizio. Penso che la complicazione più grande, che noi come AIACS, l’associazione portiere degli agenti di cui faccio parte, abbiamo sempre mosso, è che chi fa le norme non ha mai effettivamente chiesto l’opinione di chi questo lavoro lo fa. Hanno fatto vari regolamenti senza chiederci se fossimo d’accordo, magari con una tavola rotonda. Il non coinvolgerci è sempre stato l’errore che ha portato a tutti questi regolamenti non adeguati. Quest’anno è successa questa cosa di nuovo e noi per difenderci non possiamo che rivolgerci ai tribunali e chiedere aiuto alle singole Federazioni. Questa cosa sta succedendo in tutta Europa. In Italia hanno preso una posizione un po’ tipica italiana, ovvero di attendere a mettere in vigore una norma aspettando di vedere cosa succede altrove. I nostri presidenti non si rendono conto che limitare l’attività degli agenti, pure internazionali, passatemi il termine, è come “castrarsi” da soli. Le grandi agenzie in seguito non portano più i calciatori, o aiutano a farteli vendere. I primi a farne le spese sarebbero i club. Noi dell’associazione stiamo sensibilizzando tutti gli organismi possibili e immaginabili, stiamo facendo grandi sforzi e stiamo ottenendo cose importanti. Prossimamente ci saranno delle novità, di conseguenza continuiamo a lavorare e battagliare. Molte volte veniamo etichettati come quelli che sono la complicazione del sistema, ma siamo un meccanismo del sistema stesso e siamo essenziali. Meritiamo rispetto e in maggior misura di essere ascoltati”.
Passando ai suoi assistiti: a che punto siamo con il rinnovo di Meret al Napoli?
“La stagione del Napoli è molto complicato, un pochettino me lo aspettavo perché perdere in un colpo solo il tecnico che ha portato lo scudetto al club azzurro dopo 33 anni e il DS che era da parecchi anni lì ed era riuscito a crearsi una rispettabilità nello spogliatoio e nella società, è stato un brutto colpo. Tante cose che non sappiamo non sono successe magari proprio grazie all’intervento di Giuntoli, Spalletti ha fatto una cosa straordinaria e ripetersi sarebbe stato molto arduo. Ci sono state con tutta probabilità delle responsabilità pure di Garcia, dal momento che la squadra è forte. Ha perso un elemento importante come Kim ma questo non può essere il solo motivo per il quale le cose non stanno andando in questo modo bene. Faccio l’in bocca al lupo a Mazzarri e spero che riesca a trovare le chiavi che Garcia non è riuscito a trovare.
Per ciò che riguarda Meret non è importante parlare dei singoli, ci sono dei dialoghi in corso, i rapporti sono buoni con De Laurentiis, Chiavelli, Micheli e Meluso e il ragazzo si trova molto bene a Napoli. La disponibilità per discutere un prolungamento c’è sicuramente, in seguito c’è pure l’aspetto economico che verrà discusso nelle sedi più adeguate. La disponibilità da parte di Alex di restare c’è nella maniera più assoluta, a Napoli si sente a casa, ha sempre sentito l’affetto della gente e sta benissimo in azzurro”.
Image:Getty
Segui le Ultime News Calciomercato Napoli
Segui le Ultime Notizie Napoli Calcio