Nicolò Zaniolo, esterno offensivo dell’Italia, è intervistato da Sky Sport dopo lo 0-0 contro l’Ucraina: “Era indispensabile passare perché era a noi noto che nella giornata odierna era difficile contro una formazione forte, che aveva tanta esperienza. Era a noi noto che avremmo dovuto lottare, il mister ci aveva caricato, avevamo gli stimoli giuste. Vogliamo andare all’Europeo non da comparse, ma da protagonisti”.
Che partita è stata nella giornata odierna?
“Spalletti ci aveva avvertito che sarebbe stata una partita diversa da San Siro, loro si giocavano tutto come noi e in conclusione la sfida si è giocata pure tanto sui nervi. Durante la seconda parte della gara c’è stato meno spazio per le nostre giocate, la partita è stato più maschio e fisico, è stato importante mettersi tutti dietro, difendere, lottare… Siamo passati, questo è l’importante”.
Com’è il suo rapporto con Spalletti?
“Il mio rapporto con il mister è un rapporto vero, il mister è una persona vera, pure se lo conosco da poco. Mi pare che dica le cose in maniera diretta e schietta, ti dice ciò che pensa senza paura. Io sono sempre pronto per giocare, entrare, l’importante era passare, potevo giocare 5 minuti, 90 o 0, ma quello contava, in seguito fortunatamente ho giocato”.
Quale può essere la ragione che per qualcuno saltuariamente l’Azzurro è un po’ più sbiadito?
“Sono 5 anni che sono nel giro della Nazionale e non ho mai visto ciò che dite. Tutti sono sempre venuti qui con la massima voglia e il massimo rispetto per questa maglia perché non giochiamo solo noi e lo gruppo, ma rappresentiamo un Paese. Siamo un grande gruppo di persone perbene”.
Image:Getty
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