“Sarà una partita equilibrata, giocata sul filo, pure un po’ nervosa. Non sarà decisiva, ma importante sì”. Parla in questo modo il grande ex bianconero Antonio Cabrini, nell’intervista a La Gazzetta dello Sport, soffermandosi sui temi del derby d’Italia di stasera: “La scelta di rilanciare Vlahovic dall’inizio della gara? Io uno come lui lo farei giocare sempre. Ha 23 anni, è tuttavia giovane ma ha già palesato le sue qualità in passato. In seguito servirebbe pure un gioco che riesca a sfruttare al meglio le sue caratteristiche, come l’attacco della profondità in cui sa essere devastante. Logico che se passa 90 minuti con la schiena alla porta fatica molto in maggior misura…”.
Una delle novità dell’anno della Juventus è stato l’arrivo di Giuntoli in società nel ruolo di direttore tecnico: pur senza acquisti estivi, può un dirigente incidere tuttavia sulla squadra?
“Sulla sua importanza all’interno della società o dello spogliatoio stesso possiamo dire poco, non vivendo le cose dall’interno. Io tuttavia da un dirigente della sua caratura mi aspetto che possa replicare l’impresa di Napoli, ove è riuscito a vincere lo scudetto. Pure se il contesto è molto diverso: lì poteva fare mercato senza nomi e fare assegnamento su sorprese, qui l’ambiente pretende tutto e subito. Alla Juventus non ci sta il tempo per crescere, tutti vogliono vincere subito”.
Image:Getty
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