Un po’ l’Inter ci sperava. Troppo bella per essere vera, la formazione nerazzurra, guidata da Simone Inzaghi che l’ha candidamente ammesso, sognava il colpaccio in quel di Torino. Sarebbe stato il la alla volata, l’opportunità per i vicecampioni d’Europa di tentare lo sprint sino alla fine dell’anno, come è accaduto un anno fa al Napoli. Non dire Juve se non ce l’hai nel sacco, tuttavia: quella di Allegri è una formazione molto più fastidiosa, e per molti aspetti sottovalutati, rispetto a quella che la scorsa stagione di questi tempi aveva già alzato bandiera bianca su quasi tutto.
Lo scudetto sarà una gara di resistenza. E l’Inter rimane, per meriti suoi, la formazione più accreditata per vincerlo. Intendiamoci: lo sprint può partire in qualunque momento, la Juve va a Monza e i nerazzurri a Napoli, può succedere ogni cosa. Ma niente ingolosiva come uno scontro diretto, nel quale peraltro lo stesso Inzaghi avrebbe potuto dimostrare, dopo aver bullizzato Pioli nello scorso campionato, di aver poi decifrato Allegri, il cui calcio è semplice solo in copertina. Niente ogni cosa ciò, il livornese si rivela il consueto enigma quasi irrisolvibile per il piacentino, specie in campionato. Ci saranno altre possibilità.
Nel reparto avanzato… Lì dinanzi, inutile girarci attorno, la coperta dell’Inter rimane cortissima. A dieci dal termine, Allegri può permettersi il lusso di inserire Kean e Milik: a Inzaghi basterebbe uno dei due per sorridere. È una chiave di lettura utile per tutto ciò che sarà: i nerazzurri sono più forti e giocano meglio, ma i giudizi cambiano in un attimo e non sempre tengono conto di tutti questi fattori. Allegri ha buttato dentro l’italiano e il polacco con la vaga speranza di vincerla, senza crederci più di tanto. Inzaghi s’è dovuto rifugiare in cambi conservativi, di uomini della svolta aveva solo Arnautovic e fin qui l’austriaco ha dato davvero troppo poco. Sanchez rientrerà (forse) col Benfica: la dirigenza sta già valutando il da farsi per gennaio, a nella giornata odierna prevale la linea del no, ma le due altre soluzioni hanno da mettersi in mostra.
Image:Getty
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