Paolo Cannavaro, ex difensore del Napoli di Mazzarri, ha proferito in questo modo dell’attuale tecnico del Napoli durante la sua intervista odierno a Il Mattino: “La sua grande qualità è sempre stata quella di far sentire importanti tutti i calciatori e questo il gruppo lo coltivava giorno dopo giorno. Da capitano battevo su questo tasto oltre pure io. Eravamo una formazione, non titolari e riserve. Alla minima possibilità pure io lo mettevo sempre in chiaro. Il concetto era preciso: se va bene la squadra va bene pure chi gioca meno. E d’altra parte pure allorchè c’erano da dividere i premi lo si faceva in parti uguali. Queste cose fanno la differenza in un team. Per me sono stati tre anni fondamentali. E parlo sia di crescita professionale che umana. Nel mio futuro professionale da allenatore prenderò certamente spunto dal suo modo di fare”.
Nello specifico?
“Era un costante motivatore. Ogni tanto pure molto schietto. E difficilmente si trovano persone in questo modo. Riusciva a farti estrarre tanto. Era a tratti maniacale, ma senza mai stressare il calciatore. Lo faceva con i tempi giusti e ti faceva comprendere subito quello voleva. Non aveva bisogno di tenerti sul terreno di gioco tre ore. Detto semplicemente: Mazarri è un allenatore che convince, non obbliga. E lo fa a modo suo”.
Nella giornata odierna che allenatore vede?
“Il calcio si è evoluto tantissimo in questi anni ma sono sicuro che lui sia rimasto attento alla cura dei dettagli: sia a quelli della sua squadra che a quelli della squadra avversaria”.
Image:Getty
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