In un mondo normale, che normale non è mai stato, non dovrebbe esserci alcun timore di concorrere per un titolo sapendo che l’insuccesso è più vicino del trionfo.
In pochi mesi il rally dei giudizi sull’Inter è cambiato con formidabile spregiudicatezza, passando da perplessità molto forti e titoli esasperati a un riconoscimento di squadra non solo più forte ma obbligata persino a vincere.
L’Inter ha convinto tutti con il gioco e la continuità di risultati, Lautaro vorrebbe avere rimanere qui il più per molto tempo possibile e come lui pure i dirigenti. Inzaghi ha affrontato tre trasferte difficilissime pareggiando in casa della Juventus, rimontando tre gol al Benfica e vincendo largamente in casa della squadra di un Napoli in ripresa.
E’ tutto talmente bello da non sembrare vero ma al primo inciampo sull’Inter sono piovute critiche durissime. Questo “obbligo” di vittoria e l’aria di scudetto che viene incoraggiata da una persistente nomina al ruolo di favorita è incredibilmente pericolosa.
La complicazione viene da un numero di gare eccessivamente superiore a quello delle sue rivali.
Rispetto alla Juventus l’Inter gioca sei gare in più in Champions, più altre due negli ottavi ed eventuali altre se passasse il turno. A gennaio ci sarà pure la Supercoppa a Gedda (Arabia Saudita) con ben due gare da giocare in una folle final four con Napoli, Lazio e Fiorentina.
L’Inter ha dunque già dieci gare in più sicure rispetto ai bianconeri.
Se il Milan dovesse, come pare, uscire dall’Europa, senza nemmeno fare l’Europa League significherebbe che le principali rivali avrebbero tutto il tempo per preparare le gare di Campionato.
Il vantaggio è notevole, per tale motivo il momento migliore per accrescere il distacco dalle inseguitrici è proprio in queste settimane. E’ inevitabile la stanchezza e, non a caso, l’aumento degli infortuni come suggerisce il doppio problema a Dumfries e De Vrij, fuori per tre settimane. Se davvero Sensi lascerà l’Inter a gennaio varrebbe la pena trovare un altro innesto, perché il team potrebbe rivelarsi non sempre in questo modo lunga.
Image:Getty
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