Un’impresa al limite dell’impossibile. La Lazio, già matematicamente qualificata agli ottavi con un turno di anticipo, questa sera si giocherà la possibilità di chiudere il girone al primo posto, evitando in questo modo un sorteggio da incubo nella prossimo urna a Nyon. Per farlo, tuttavia, va fatta la storia. Servirà vincere – neanche il pareggio – al Wanda Metropolitano, tana dell’Atletico Madrid di Simeone. Ove i biancorossi di Spagna non perdono da 19 gare: se domani dovesse collezionare la 20esima, sarebbe un nuovo primato per la squadra.
I quasi 4 mila tifosi in trasferta partiti da Roma aiuteranno la Lazio, beffata sabato a Verona ma tuttavia in corsa per il quarto posto. Sarri ha sottolineato ieri in conferenza le differenze abissali delle due rose, oggettivamente dalla caratura ben diversa. Senza pressioni, visto il pass già in tasca, i biancocelesti possono tuttavia provarci, magari spinti dalla magia del gol di Provedel al 95’ all’andata. Sulla formazione le perplessità sono pochi, riguardano i terzini (Marusic sicuro, in seguito uno fra Lazzari e Pellegrini) e i componenti del tridente. Pedro e Felipe Anderson si contendono la maglia, mentre Castellanos dovrebbe essere della gara dal primo minuto con Immobile pronto a subentrare. Zaccagni, fresco dal gol di tacco a Verona, giocherà a sinistra. A centrocampo con Rovella squalificato Vecino trova il posto in mediana, fra Luis Alberto e Guendouzi.
Image:Getty
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