Un sistema di gioco diverso, parecchi cambi obbligati e novanta minuti che José Mourinho vorrebbe avere vincere perché tutto sommato il calcio, a modo suo, sa essere imprevedibile. “Nessuno pensa che lo Slavia possa perdere, ma se succedesse noi dovremmo esser pronti”, sono state le parole alla vigilia di Roma-Sheriff del tecnico portoghese. Insomma, portare a casa i tre punti pure solo fosse per una questione di rispetto verso i 60mila che riempiranno di nuovo lo stadio Olimpico nonostante le sorti giallorosse siano ora mai orientate verso il playoff d’Europa League. “Dobbiamo vincere per i tifosi e per onorare il calcio, ma chi scenderà dalla Champions ci affronterà con rispetto – giura lo Special One – Non andiamo certo agli spareggi col 10% di possibilità di vittoria”. Nella giornata odierna, ma, la testa è per ora e se sul fronte rinnovo, seppur senza contatti diretti con i Friedkin, qualche cosa inizia a muoversi (gli intermediari hanno iniziato a parlarne), l’allenatore a precisa domanda sul contratto predilige glissare. “Non ho bisogno di pensarci, ho tutto molto chiaro in testa”, la risposta di José. Tradotto: l’allenatore resterebbe volentieri e aspetta che la proprietà faccia un primo passo concreto. Nel frattempo deve gestire una vera e propria emergenza che riduce sensibilmente le opzioni sia per la partita con lo Sheriff che per quella con il Bologna. In Europa saranno assenti Abraham, Azmoun, Dybala, Kristensen, Kumbulla, Smalling e Spinazzola. A questi si aggiunge pure pure Mancini che viceversa domenica al Dall’Ara giocherà.
Per tale motivo Mourinho sta valutando pure di passare alla difesa a quattro oppure proporre una linea di centrali composta da Celik, Cristante e Llorente (Ndicka è squalificato). Nella rifinitura, in seguito, si sono aggregati solamente dipoi Pellegrini e Paredes che saranno ad ogni modo al servizio contro lo Sheriff, mentre per Renato Sanches ci sarà una maglia da titolare dopo due settimane continuative di allenamenti in gruppo. “La speranza è che ritrovi intensità”, spiega lo Special One che nel reparto avanzato punterà tuttavia su Lukaku, vista la squalifica che dovrà scontare in campionato. Ecco allora che la parola d’ordine in casa Roma è “stringere i denti”, come minimo fino alla partita con il Napoli del 23 dicembre, allorchè la maggior parte degli indisponibili recenti, fatta eccezione di Dybala, saranno rientrati. Intanto nella rifinitura di ieri José è stato obbligato ad aggregare 7 Primavera (Cherubini, Costa, Golic, Mannini, Pagano, Pisilli e Vektal), molti dei quali saranno pure convocati in Europa per allungare una panchina che difficilmente verrà migliorata con il mercato invernale. “Se già riusciremo a fare un difensore, potrò dire di esser soddisfatto”, è stato il commento di Mourinho a riguardo. “Io, Tiago Pinto e la proprietà vogliamo tutti la stessa cosa, ma noi siamo una realtà diversa dal Manchester City che spende 80 milioni per Phillips e in seguito lo manda via”. Per buona pace di Josè.
Image:Getty
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