Alla vigilia dell’incontro contro la Salernitana, il tecnico del Napoli Walter Mazzarri alle 11.30 risponderà alle domande della stampa nella sala conferenze del Konami Training Center di Castel Volturno. Su Tuttomercatoweb.com, come di consueto, troverete la diretta testuale della conferenza stampa.
11.30 – Inizia il consueto incontro con la stampa
Come sono stati questi giorni di ritiro? Che effetto hanno avuto?
“Io sono soddisfatto di aver fatto questa settimana di lavoro, hanno lavorato bene, siamo stati insieme, facendo cose che con meno tempo non potevo fare. L’ho accettato… l’ho voluto con molta felicità. Io sono un allenatore a cui piace lavorare sul campo, preparare le gare con gli allenamenti e fin dal momento in cui sono giunto c’era poco tempo per lavorare. Stando in hotel si fa un filmato in più, si sta in maggior misura sul campo, la prova dopo come spesso accade è il match vera. Se abbiamo lavorato bene, vedremo domani un Napoli diverso, più brillante dell’ultima, l’unica partita in cui ci sono io che è andata diversamente. Mi spiego: le altre al di là del risultato abbiamo visto una formazione che giocava a calcio, palla a terra, corta, senza fortuna nel risultato, ma di base col Monza avevamo fatto bene, mancava solo la rete. C’erano grossi miglioramenti, ha stonato viceversa a Torino che per colpa mia… col preparatore abbiamo fatto dei richiami forse un po’ più pesanti del dovuto e s’è vista una formazione che lanciava la palla, non giocava a calcio, facendo poche possibilità ma pure lì non siamo stati fortunati nell’andare in vantaggio perché abbiamo avuto prima noi l’opportunità. Non mi è piaciuta, ma resto fiducioso di poter giocare come piace a noi”.
S’è presentato come nuovo Mazzarri, non ha fatto un pensiero tatticamente di tornare quello vecchio?
“Forse bisogna essere più precisi, con l’esperienza di 23 anni di carriera ero già abbastanza formato ma venivo da Samp e Reggina che puntavano a traguardi diversi, Napoli è una piazza importante e devi subire le pressioni, le aspettative ecc. Allorchè io ero rampante e giovane facevo sbagli con voi della comunicazione, arrabbiandomi su cose che adesso posso gestire meglio, questo era il senso. Sull’aspetto tattico non ho voluto allenare volutamente, fermandomi dopo 13 anni consecutivi, per studiare, guardare, per rimanere uno attuale. Allorchè ho visto il Napoli ove ho il cuore da lunghissimo tempo, l’ho visto in maniera tuttavia più interessata e mi piaceva tantissimo. Il 4-3-3 me lo sono studiato, sposato, in tutte e due le fasi, come si scappa a gioco aperto, mi sono fatto una cultura tale che mi portò a dire che se mi chiamano, vado, e se vogliono un Napoli vicino a quello dello scorso campionato ci sono perché mi piace, servono i calciatori per un determinato modulo rispetto al passato ed adesso bisogna ragionare pure su quello, cosa è cambiato come calciatori, che differenze ci sono, come ci hanno studiato la squadra avversaria. Ma io sono convinto che con i calciatori giusti questo modulo mi è molto gradito, come il 3-5-2 dell’epoca. Sono venuto perché ho studiato tanto il modulo del Napoli perché faceva il più bel calcio d’Europa”.
Image:Getty
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