Giacomo Raspadori, attaccante del Napoli e dell’Italia, ha rilasciato un colloquio a The Pitch nel format Autocomplete Interview, iniziando a parlare di Castel Maggiore: “È ove sono nato e il legame con le persone del mio paese è fortissimo. Il Progresso Calcio è la squadra ove sono cresciuto, sicuramente il legame è forte”.
Qual è il suo rapporto con i numeri di maglia?
“Il mio è il 18 ed è legato alla mia patronato di nascita, dunque ho avuto la possibilità e la fortuna di sceglierlo da subito, dunque per me è importante. Fin dal momento in cui sono a Napoli ho invertito l’uno con l’otto che chiaramente fa 81 e 081 è il prefisso di Napoli, pensavo fosse una cosa carina da fare. In Nazionale ho avuto la fortuna di poter indossare la numero 10 e per chi è italiano e ama giocare a calcio è un sogno, un grande motivo di orgoglio che ti spinge a dare tutto me stesso”.
Com’è che sa calciare indifferentemente di destro e di sinistro?
“È una delle mie qualità migliori. Mio fratello maggiore è destro, io ero mancino, ma non sopportavo che lui sapesse fare tutto di destro… Dunque fin dal momento in cui avevi 3-4 anni ho iniziato a calciare solo con il destro per essere come lui e allorchè si inizia presto si impara più velocemente”.
Che cosa significa per lei l’11 luglio?
“È un giorno molto importante per due motivi: è stata la mia prima volta da titolare in Serie A all’Olimpico di Roma contro la Lazio, ove ho segnato pure il mio primo gol in A e in seguito l’anno successivo viceversa l’affermazione dell’Europeo, un successo pazzesco. Allorchè hai la fortuna di vincere un trofeo e far contento milioni di italiani a casa è un’emozione fortissima”.
Image:Getty
Segui le Ultime News Calciomercato Napoli
Segui le Ultime Notizie Napoli Calcio