Lazar Samardzic è stato uno scopo del Napoli o no? La domanda è stata rivolta ad Aurelio De Laurentiis, assoluto protagonista della conferenza stampa pre-Verona in casa Napoli. Il patron ha confermato l’interesse verso del metodista dell’Udinese, per in seguito svariare sul fronte delle regole: “Era sul tavolo… Ma sai quanti calciatori abbiamo messo sul tavolo. Dovete considerare che, oltre al budget, ci sono i problemi di dover comprare e vendere. Il mercato di gennaio non ti permette di comprare chi vuoi. E in seguito dovete considerare che abbiamo questa grossa problematica del limite degli extracomunitari. Io mi sono battuto, Malagò la pensava come me: cinque anni fa abbiamo lavorato alla possibilità di abolire, in Serie A, la legge Bossi-Fini del 2001.
A il signor punto, poiché in federazione l’assocalciatori si è schierata diagonalmente, non abbiamo portato avanti questa situazione. Dunque pure allorchè vai a pensare compro quello in seguito devi ragionare sul fatto che è extracomunitario o no”.
Samardzic non è extracomunitario. Piccolo dettaglio a margine: non è chiaro quale sia il legame – con tutta probabilità non c’è e semplicemente De Laurentiis è partito dai parecchi nomi sul tavolo per fare un ragionamento generale – il classe 2002 dell’Udinese non è un giocatore extracomunitario. Pur avendo scelto a partire dal 2023 di difendere i colori della Serbia, Samardzic è effettivamente nato e cresciuto a Berlino, ed è cittadino tedesco. Peraltro, trattandosi di uno spostamento interno alla Serie A, pure ove fosse stato extracomunitario il suo passaggio non avrebbe in alcun modo intaccato gli slot libero del Napoli, che riguardando gli extra-UE provenienti dall’estero.
Il consueto incontro con i giornalisti di Mazzarri e De Laurentiis.
Image:Getty
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