Renato Buso, ex attaccante fra le altre pure della Lazio, ha usato parole dure per descrivere il momento dei biancocelesti: “Avevo visto una formazione che si stava riprendendo, oltre alla trasferta in Supercoppa. Da lì dopo – dice a LaLazioSiamoNoi.it – c’è stato qualche cosa che non ha funzionato: i risultati e le ultime prestazioni hanno allarmato il contesto e il tecnico. Penso che vadano aggiustati i rapporti fra Sarri, la squadra e la dirigenza. Ho letto pure alcune dichiarazioni troppo forti, che per me non sono consone per ora e per il campionato dei biancocelesti che hanno la rosa per fare grandi cose. Forse sono state dettate da un rapporto un po’ logoro”.
La mancanza di acquisti può aver influito?
“L’assenza del mercato mi è sembrata una cosa generalizzata per molti club. Se analizziamo altre squadre, tutte hanno fatto poche operazioni, se non il Napoli. Chiaramente la mancanza di acquisti da parte della Lazio ha fatto storcere il naso ai tifosi e all’allenatore. Sono dell’idea ma che la sessione di gennaio non abbia mai cambiato, se non in casi veramente rari, l’assetto e la forza di una formazione. Partendo da questo, bisogna cambiare marcia: il mercato non deve essere una scusa per non avere continuità in campionato”.
Chi sceglierebbe fosse in Sarri fra Immobile e Castellanos?
“Per me Immobile è irrinunciabile. Allorchè sta bene è ciò che dà più profondità e incisività in avanti, si è visto pure a Bergamo. Castellanos mi è graditissimo, ha delle potenzialità enormi, straordinarie. Con tutta probabilità tuttavia non ha trovato il corretto momento e forse non si è ambientato pienamente nel mondo del pallone italiano, gli manca continuità. Fossi in Sarri, tuttavia, punterei sul capitano a Cagliari, ma la Lazio può nella maniera più assoluta contare sul Taty se impara a comprendere il gioco”.
Image:Getty
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