Marco Rossi, commissario tecnico dell’Ungheria, ha rilasciato un colloquio esclusiva a TuttomercatoWeb.com, nella quale ha conversato pure della decisione di Roberto Mancini di lasciare l’Italia e in seguito andare ad allenare l’Arabia Saudita: “Ho un ottimo rapporto con lui, ma non l’ho sentito e non ci ho disquisito di questo. Conoscendolo penso che sicuramente ci siano state delle sfumature, dei motivi diversi rispetto a quelli che sono usciti fuori. Non penso che un professionista come lui sia andato a lavorare in Arabia Saudita solo per l’aspetto economico, pure perché è sempre stato un predestinato, sia da giocatore che da allenatore. Sono 40 anni che è nel mondo del calcio ed è sempre al top pure sotto l’aspetto economico, per cui non credo sia stata questa la ragione che lo ha portato ad andare in Asia. Ci saranno altre condizione che io non conosco”.
Condivide la scelta di nominare Luciano Spalletti come suo successore?
“Penso che fosse la miglior decisione possibile, includendo nella considerazione che Ancelotti è impegnato con il Real Madrid e sembrava papabile per il Brasile. Nessuno meglio di loro due poteva essere scelto. Spalletti ha coronato il suo percorso di allenatore, ha sempre palesato di saper fare un grande calcio con il materiale pronto e con il Napoli ha dato lezione di calcio a tutta Europa nella prima parte di stagione, cosa che non ricordo abbia fatto nessuna squadra italiana nella storia. Ha colto l’opportunità di allenare l’Italia che penso sia l’aspirazione finale di purchessia tecnico italiano, in maggior misura per lui che corona una carriera. A questo punto deve centrare determinati risultati, è ovvio. Mi pare che non stia snaturando la squadra, le opzioni sono abbastanza in linea con quelle precedenti. L’obiettivo a purchessia manifestazione è sempre quello di arrivare tutto sommato e l’Europeo non farà eccezione”.
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Image:Getty
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