Roberto “Pampa” Sosa, ex attaccante del Napoli e opinionista, ha fatto delle dichiarazioni durante un’intervista a TvPlay: “Il ruolo dell’allenatore? Al di là degli aspetti tattici, penso che l’importante sia sempre l’input che dà l’allenatore. Thiago Motta, Gasperini, Italiano e Inzaghi hanno smascherato le solite scuse del ‘non ho i giocatori’ o ‘non riesco ad allenarli bene durante la settimana’, così ci fanno vedere belle gare che non annoiano. Molti altri allenatori si nascondono dietro a questi alibi, pur essendo strapagati. Quelli che ho citato, viceversa, stanno facendo vedere cose diverse con un input differenti. La Fiorentina mette in campo il solo Arthur in mediana, con tutti gli altri votati all’attacco; il Bologna con la Lazio, nonostante il vantaggio, ha proseguito ad attaccare, oppure l’Atalanta che ha ad ogni modo strappato un buon punto a San Siro col Milan. In tutti questi casi vuol dire che ci sta la volontà di essere propositivi, di attaccare in avanti per recuperare il pallone, mentre se l’intenzione è sempre quella di attendere e ripartire con la mentalità del ‘vediamo cosa succede’ penso che continueremo a vedere spettacoli brutti. L’input dell’allenatore è di provare a fare qualche cosa di diverso, altrimenti rimaniamo con le solite scuse del calcio antico allorchè per la verità il mondo sta evolvendo.
Il Napoli? È stato sovraccaricato di informazioni in questo anno: da Garcia a Mazzarri passando per Calzona. L’errore principale è stato non valutare il fattore emozionale che l’anno scorso con Spalletti era dominante e che aveva rappresentato una spinta decisiva. Poco a poco che passavano le gare penso che la squadra sia andata in confusione proprio per aver assorbito troppe informazioni che hanno bloccato e frustrato i calciatori. Con Mazzarri si parlava di tanto possesso palla, ma erano tutti passaggi all’indietro e pochissimi in verticale. Va bene rifugiarsi sul portiere o sui giocatori del reparto arretrato allorchè necessario, ma il dato del possesso palla secondo il mio parere va valutato allorchè la squadra è nella metà campo avversaria, perché se nessuno riesce a smarcarsi o a trovare linee di passaggio in avanti è un grande problema”.
Image:Getty
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