Diceva Aldo Giordani, il più grande giornalista del nostro basket: “Allo stadio andate per divertirvi. Non commettete l’errore di accalorarvi, perché le classifiche le decidono gli arbitri e i campionati i designatori”. Certamente nel 90% dei casi! Non ho sempre detto che il calcio è un fatto politico, economico, tecnico, tattico, fisico, atletico? Rimango tuttavia stupito che la più parte dei commentatori non abbia capito.
Lo seguo da lunghissimo tempo, è la mia vita. Non in modo maniacale come allorchè lavoravo in società, ma molte volte domando come sia possibile che i diretti interessati non se ne accorgano. Mi aiuta Mickey Mantle, dei New York Yankees, allorchè afferma: “E’ incredibile quante cose non conosci del gioco che hai giocato per una vita”. Effettivamente non ho mai sentito affrontare la complicazione arbitrale nel modo corretto e non con acrimonia per l’errore a danno della propria squadra.
Nessuno ha insegnato a leggere le designazioni e analizzare il curriculum di ogni arbitro, per scoprirne le caratteristiche, come riportava Tuttocalcio, annuario tecnico-statistico degli anni ’90/2000. Se leggo la designazione di Bayern – Lazio, lo sloveno Vincic, viene da sorridere. Visto il momento difficile di Neuer e compagni, a Rosetti non restava che inviare un connazionale del Patron UEFA Ceferin. Per il Real non dovevano esserci problemi contro il Lipsia, ma, ad abundantiam, arrivava l’italiano Massa, uomo del designatore e, vista la prestazione dei tedeschi, più che necessario.
Barcellona – Napoli era delicata, con i blaugrana in imbarazzo economiche e tecniche, per i parecchi infortuni, e un Napoli in ripresa con l’avvento di Calzona. Chi meglio di un portiere, Makkelie, maestro nel dirigere e ottimo pilota? Al 50′ un fallo da rigore su Osimhen non viene neppure chiamato al VAR. Ha ricordato la finale di Coppa dei Campioni Borussia Dortmund – Juventus, allorchè, con largo anticipo, Aigner, plenipotenziario UEFA, annunciò l’ungherese Puhl, portiere del tempo. In apparenza per la gioia dei bianconeri, ma sullo 0-0 un rigore su Del Piero non fu fischiato, né un secondo fallo, tuttavia in area, sul 2-1. Finì 3-1. Nessuno ha protestato contro.
Le designazioni delle gare citate di Champions non erano le migliori per le squadre in trasferta, ma, dopo lunghi sforzi, tutto come volevasi dimostrare.
Image:Getty
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