Ci siamo. E’ il giorno in cui Francesco Acerbi verrà ascoltato dalla Procura Federale dopo la richiesta di supplemento d’indagine da parte del Giudice Sportivo. A tener banco è il presunto insulto razziale denunciato da Juan Jesus e la versione del giocatore dell’Inter che smentisce le accuse. L’interrogatorio si svolgerà, con ogni probabilità, in video conferenza ovvero con il giocatore (affiancato dall’avvocato nerazzurro Capellini) e un rappresentante della procura alla Pinetina, mentre il procuratore federale Chiné e i suoi vice saranno a Roma. Il giocatore difensivo nerazzurro, coinvolto nel caso di razzismo esploso durante Inter-Napoli di domenica, dovrà mettere a verbale cosa ha riferito a Juan Jesus. La Procura raccoglierà la testimonianza dei due giocatori e magari di altre persone che si trovavano sul rettangolo di gioco e possono aver sentito qualche cosa. Nel caso fosse accertato l’insulto razzista, Acerbi sarà sanzionato con una squalifica di per lo meno dieci giornate o con un stop a tempo.
La versione di Acerbi
A inizio settimana l’agente del giocatore, Federico Pastorello, ha spiegato che Acerbi non ha mai proferito frasi di stampo razzista. L’Inter aspetta e intanto un paio di giorni fa ha avuto un colloquio col giocatore che ai dirigenti ha confermato di non aver pronunciato frasi razziste. “Ti faccio nero”, sarebbe stata la frase del giocatore a Juan Jesus, da qui l’affermazione “Juan Jesus mi ha frainteso” pronunciata al suo ritorno alla stazione di Milano dal ritiro dell’Italia.
La versione di Juan Jesus
Dopo quanto pronunciato da Francesco Acerbi al rientro a Milano dopo aver lasciato il ritiro della Nazionale, Juan Jesus, difensore del Napoli cheha mosso delle accuse verso del giocatore dell’Inter, ha risposto tramite il proprio profilo Instagram: “Per me la questione si era chiusa ieri sul terreno di gioco con le scuse di Acerbi e sinceramente avrei preferito non tornare su una cosa in questo modo ignobile come quella che ho dovuto subire. Nella giornata odierna tuttavia leggo dichiarazioni di Acerbi totalmente contrastanti con la realtà dei fatti, con quanto detto da egli stesso ieri sul campo di gioco e con l’evidenza mostrata pure da filmati e labiali inequivocabili in cui mi domanda perdono. In questo modo non ci sto. Il razzismo si combatte qui e adesso. Acerbi mi ha riferito “vai via nero, sei solo un negro”. In seguito alla mia protesta con l’arbitro ha riconosciuto di aver sbagliato e mi ha chiesto scusa aggiungendo dopo pure: “per me negro è un insulto come un altro”. Adesso ha cambiato versione e sostiene che non ci sta stato alcun insulto razzista. Non ho niente da aggiungere”.
Il comunicato della Curva Nord
Ha preso posizione a riguardo pure la Curva Nord, in rappresentanza del tifo nerazzurro. “Curva Nord è al fianco di Francesco Acerbi. Ora mai da giorni sta tenendo banco su giornali, tv e ogni social media la vicenda del presunto insulto razziale di un nostro giocatore verso di Juan Jesus. Non sappiamo cosa si siano detti sul terreno di gioco, ma conoscendo Francesco dubitiamo che quelle parole siano uscite dalla sua bocca. Un uomo che ha combattuto e sconfitto il cancro, un uomo di poche parole e che si è sempre palesato un professionista serio. È ovvio che se dovesse essere confermato viceversa l’nsulto razziale prendiamo le distanze da tutto ciò, ma senza prove concrete noi restiamo al fianco del nostro Francesco”.
Image:Getty
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