Pantaleo Corvino, responsabile dell’area tecnica del Lecce, ha rilasciato un colloquio nell’intervista concessa a Radio Kiss Kiss: “Il calcio vive di cicli ed è corretto che non siano sempre gli stessi a vincere, perché dopo seguendo questi cicli si dice che ci sta uno che finisce ed uno che incomincia. Penso che gli azzurri, come qualunque squadra che arriva a vincere, parte da lontano per dopo arrivare alla cima, e allorchè dopo arrivi su è normale che puoi riscendere perché pure le altre vogliono risalire. E’ fisiologico tutto ciò che sta succedendo”.
Cosa ne pensa di Hancko per il Napoli?
“Allorchè devi ricomporre una formazione ogni tanto in un organico lavori pure sulle potenzialità e lui era un ragazzo che allorchè lo prendemmo era giovanissimo, come se fosse un 2003-2004 nella giornata odierna. Son passati cinque anni e nonostante ciò la situazione anagrafica lo acquistammo per 1,8 milioni perché pur essendo di un club piccolo in Slovacchia perché quelle potenzialità che vidi io le vedeva pure la squadra che lo cedeva. E’ un ragazzo straordinario, intelligente e capace di fare sia il marcatore che centrale che l’esterno difensivo. Può giocare a tre e quattro”.
E di Popovic, acquisto del Napoli in estate e per ora a giugno, che opinione ha?
“Ha sicuramente potenzialità, ha prospettive, ma per dimostrarle deve giocare. Devono giocare, seppur in Primavera, per crescere. Io allorchè presi Vlahovic dopo giocò subito in Primavera”.
Un commento sul caso Acerbi-Juan Jesus.
“In una fase di globalizzazione completa vedere tuttavia certe cose che alterano lo sport, pure se i colori della pelle sono diversi, io sono avanti. Le ho viste di ogni tipo e veramente mi meraviglio che ci siano tuttavia certe forme di discriminazione”.
Image:Getty
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