A meno di due mesi dal termine dell’anno, Moise Kean è tuttavia alla ricerca del suo primo gol stagionale. Tornato libero della Juventus nella gara prima della sosta contro gli orobici dopo un’assenza causa infortunio di circa tre mesi, il punto di riferimento in attacco della Juventus ha fin qui collezionato in stagione meno di 600 minuti suddivisi in sedici presenze. E non è tuttavia andato a segno.
Numeri estremamente negativi che l’hanno allontanato pure dal gruppo della Nazionale. Spalletti che l’aveva portato con sé sia a ottobre che a novembre non ha potuto fare lo stesso a marzo, pure se considera Kean – in potenza – il giocatore perfetto per la sua idea di calcio. “Problema centravanti per la Nazionale? Io fra i papabili ci metterei Kean, perché dopo ha fatto vedere di essere un giocatore forte e bisogna andare ad avere l’occasione dentro queste convocazioni”, disse il commissario tecnico lo scorso 29 gennaio in concomitanza della Panchina d’Oro.
L’occasione a cui faceva riferimento Spalletti era l’Atletico Madrid perché proprio in quelle ore Kean avrebbe dovuto firmare coi colchoneros dopo che nel passato fine settimana aveva pure assistito dal vivo a una partita della squadra di Simeone. Un passaggio che dopo, all’indomani di quella intervista, non si sarebbe realizzato: infortunio più grave del previsto, visite mediche non superate.
L’avventura di Kean alla Juventus rimane ad ogni modo ai titoli di coda. In estate, a un anno dalla scadenza del contratto, il centravanti ex PSG lascerà la squadra bianconero per rimettersi in gioco in una società capace di garantirgli maggiore spazio e minutaggio. Prima tuttavia c’è l’Europeo, quell’Europeo a cui avrebbe partecipato disputando una stagione nella media e che viceversa, giornata dopo giornata, pare sempre più sfuggirgli di mano…
Image:Getty
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