Il giocatore difensivo della Juventus Federico Gatti ha rilasciato una intervista al ordinario ‘TuttoSport’ alla vigilia del derby della Mole. Nel corso del botta e risposta, Gatti ha proferito pure dei rapidi cambiamenti che si stanno susseguendo nel mondo del calcio: “Allargare le porte dal momento che i giocatori sono sempre più alti? Non mi compete, ma io dico che mi non dà fastidio. Stiamo rivoluzionando troppo il calcio per i miei gusti, a me piace quello di altri tempi. Quello senza VAR, adesso non mi pare tutto finto ma si sta esagerando”.
Dopo in un altro passaggio ha aggiunto: “La tecnologia esasperata toglie le emozioni per abbassare il numero degli errori, ma a onor del vero si sbaglia lo stesso perché ci sono tuttavia scelte difficili da prendere. Dinanzi a un monitor vedi una realtà che è oggettiva ma non sempre corrisponde a quella del campo. Con le azioni al rallentatore non capisci l’entità dei contatti. Lo dico pure per esperienza personale. Se fermi l’immagine magari vedi un tocco o un contatto ma non puoi comprenderne la portata e la forza. Il braccetto un po’ alzato, un po’ basso, un difensore adesso non può più fare nulla che è rigore. Ogni tanto fanno un cinema per far prendere un giallo o un rosso all’avversario. In area non possiamo più intervenire, ci dobbiamo togliere per evitare di subire un rigore”.
E sugli attaccanti più forti marcati durante la sua carriera, ha risposto in questo modo: “Sicuramente l’anno scorso Mbappè nel Psg, ma ce n’è parecchi: pure Leao e Osimhen. Direi pure Vlahovic, ma ci gioco insieme. Non puoi mai lasciare niente al caso o staccare la testa per due minuti”
Image:Getty
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