Simone Tiribocchi è rimasto legato al Torino, un club che ha avuto modo di assaporare in tre spezzoni diversi della carriera: da giovanissimo fra 1996 e il 1998, all’alba dell’anno 2001-02 e dopo nell’annata 2003-04, in cui chiuse il campionato con 11 gol in 38 gare. E proprio l’ex attaccante, nella giornata odierna commentatore per Dazn, parla dei temi granata a Tuttosport: “Cosa manca arrivando all’Europa in questo finale di stagione? Ora le gare hanno un peso diverso da prima, per cui emergeranno le squadre più lucide di testa e più fresche di gambe. Ma Napoli e Fiorentina non stanno correndo, per esempio. La partita di Empoli è il vero rimpianto del Toro, che ma è tuttavia dentro al sogno Europa. , pure psicologicamente, per una formazione come il Toro forse è persino meglio rincorrere che proteggere un piazzamento”.
L’accordo di Juric scade il 30 giugno e i segnali non vanno nella direzione di un rinnovo.
«Per a questo punto, ma, lo vedo come spesso succede: penso che sia molto legato al Toro, lo sta dimostrando in maggior misura ora. Prima di perderlo ci penserei bene, perché il Toro in tre anni è cresciuto tantissimo sotto parecchi aspetti. Ed è cresciuto a tal punto da attirare calciatori come Zapata sul mercato: questo la dice lunga sul valore del lavoro di Juric”.
Buongiorno titolare in Italia-Albania e Bellanova in panchina: immagina questo scenario il 15 giugno per l’Europeo?
“Per ciò che riguarda Buongiorno sì: ha già palesato il suo valore ed è mentalmente pronto. Regge le pressioni di un evento importante, sta emergendo. Bellanova, viceversa, sta venendo fuori ora: va pesato a livello mentale. Per me ha bisogno di comprendere come affrontare i grandi eventi: l’errore di Empoli può essergli servito, ma non è detto che Spalletti lo reputi già pronto per gli Europei, competizione in cui il margine d’errore è vicinissimo allo zero”.
Image:Getty
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