La frase può sembrata fatta e scontata ma nel caso del Monza è proprio vero che gli esami calcistici non finiscono proprio mai. Dopo aver perso con Torino e Napoli, affrontato bene e pareggiato col Bologna, ora tocca confrontarsi con l’Atalanta. E cioè vale a dire la squadra più in hype del momento, capace di isolare dall’Europa League il Liverpool con annessa vittoria storica ad Anfield. Tutte robe di molto alto livello, come quello raggiunto dagli avversari del Monza che viceversa a determinate latitudini vorrebbe avere arrivarci. Adagio ma nemmeno continuamente. Ecco perché l’ennesimo test per ambire a crescere ulteriormente ha una certa valenza, che ora dell’anno vale molto oltre pure rispetto ai numeri, ai punti, a una classifica più che buona.
Stimoli e certezze Considerato che l’obiettivo principale è stato raggiunto senza nessun problema e con larghissimo anticipo, il Monza ha potuto lavorare pensando in maggior misura a se stesso. Cercando chiaramente il risultato, ma pure – e in maniera particolare – quella crescita prosegue e continuativa. Indispensabile per compiere quel passo in avanti necessario per inseguire determinati e nuovi traguardi. Una delle qualità di Palladino e dei suoi giocatori è sicuro la capacità di cercare sempre nuovi stimoli e inseguire mete differenti.
E in quest’ottica rientra la ricerca del confronto con le squadre più forti del campionato, quelle ove si possono misurare le ambizioni e il grado di preparazione e maturità raggiunto. L’Atalanta è una di queste tappe in cui il Monza proverà a dimostrare a se stesso innanzitutto di aver raggiunto un livello tale da poter pensare di battere pure chi corretto qualche giorno fa è riuscito a superare il Liverpool. Un altro esame dunque, a cui la squadra di Palladino arriva decisamente preparata.
Image:Getty
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