Nelle prossime ore è atteso il ritorno di Rocco Commisso a Firenze. Subito dopo il 5-1 al Sassuolo il patron della Fiorentina aveva parlato alla squadra, dicendo loro che avrebbe fatto “qualsiasi cosa per esserci giovedì”. Domani al Franchi si giocano i primi 90 minuti della semifinale di Conference League contro i belgi del Club Brugge ma più che per il match in sé e per sé, la presenza del portiere del club sarà importante per mettere il punto su altre questioni.
E, rimanendo al tema sportivo, non c’è capitolo più prioritario del futuro di Vincenzo Italiano e in generale della panchina. In sospeso c’è sempre il possibile rinnovo automatico fino al 2025 (in caso di raggiungimento dell’Europa League), ma la faccenda va oltre. Il tecnico aveva comunicato al compianto ex direttore generale Joe Barone la volontà di dare il suo addio alla fine dell’anno, in seguito il profondo lutto e un silenzio generale calato sul tema, oltre che una mancanza di proposte veramente allettanti arrivate per a questo punto all’attenzione di Italiano. Commisso crede di potersi giocare con successo le ultime carte a sua disposizione e proverà a convincerlo a restare sulla panchina della Fiorentina, come già aveva saputo fare in passato.
Per l’allenatore di Karlsruhe, dicono i ben informati, l’opzione più credibile in caso di addio alla Fiorentina rimane tuttavia il Napoli, ma pare ora mai chiaro a tutti (pure allo stesso Italiano) che la prima scelta di De Laurentiis, nonostante sia fin dall’inizio un suo grande estimatore, vada su profili più altisonanti come Conte. Sullo sfondo rimane tuttavia il Bologna, anch’esso desideroso di risolvere le incertezze sul futuro del proprio allenatore Thiago Motta.
Image:Getty
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