Bruno Giordano, ex attaccante di Lazio e Napoli, si è raccontato in una conversazione rilasciata al Corriere della Sera: “Il portiere a cui provavo più gusto fare gol? A Zoff, perché era il mito. Tuttavia nella giornata odierna, allorchè ci incontriamo, mi manda a quel paese per il pallonetto e la doppietta contro la Juventus nel 1977 (vittoria della Lazio per 3-0 all’Olimpico). Ma io gli rispondo che se li avessi fatti a qualunque altro portiere, nessuno li ricorderebbe più.
Mai avuto dubbi per aver detto di no al patron Viola e alla Roma e pochi anni dopo ad Agnelli e alla Juventus? No, mai. Con tutto il rispetto. Non potevo tradire i laziali e la Juventus la tirava un po’ per le lunghe.
Parlai con Boniperti e incontrai pure l’Avvocato. Ma in conclusione andai al Napoli. Una delle scelte più felici della mia vita. Platini grande, ma Maradona un’altra cosa? Diego era inarrivabile per chiunque. Divino e diabolico insieme, tutto ciò che realizzava profumava di poesia. Chi ha inventato il calcio, lo ha fatto perché sapeva che in seguito sarebbe nato lui”.
Image:Getty
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