Tutti insieme appassionatamente. Pare il motto di casa Inter, ove la festa per la conquista dello scudetto è tuttavia in corso di svolgimento e proseguirà fino alla fine del campionato. Una lunga e meritata passerella per i nerazzurri di Simone Inzaghi, che tuttavia iniziano pure a pensare al futuro: fatto di innesti, due dei quali – Taremi e Zielinski – sono già chiusi. Ma pure di potenziali cessioni, di rinnovi, di rinforzi e di sostituti.
Dalla conquista del tricolore in dopo, lo stesso Inzaghi, ma pure e in maggior misura l’ad Beppe Marotta e il direttore sportivo Piero Ausilio hanno parlato di ciò che sarà il calciomercato nerazzurro. Il trademark del “mercato creativo”, per esempio, è tutto marottiano, che dopo l’aritmetica ha illustrato i progetti per il futuro.
Cosa dicono. In questo modo, per esempio, Marotta poche ore dopo l’aritmetica: “Andremo a verificare tutti i contratti, abbiamo raccolto da tutti la volontà di rimanere. Il ciclo non è giunto nemmeno alla metà, vogliamo confermare gran parte dei calciatori. Insieme di valori, il nostro deve essere mercato creativo. Ausilio e Baccin devono individuare sostituti in caso di partenze, che non sono all’orizzonte”. L’idea di confermare la squadra fa più che capolino pure nelle dichiarazioni di Ausilio: “Non vorremmo fare danni, abbiamo fatto due finali europee e vinto uno scudetto bellissimo. Nella giornata odierna la responsabilità dei dirigenti è non toccare l’equilibrio di una formazione che funziona molto bene. Due calciatori che alzeranno ulteriormente il livello, a questo punto è lecito prendersi momento di riflessione e prendersi. Cessioni? Ma chi vai a cedere in una formazione in questo modo? Nella giornata odierna è tempo di festeggiare, dopo faremo le giuste considerazioni. Dipendesse da me io non cambierei niente. L’idea è di non toccare”.
L’idea, per la cronaca, accomuna pure pubblicamente l’allenatore Inzaghi, che dopo la gara persa contro il Sassuolo si è spinto pure oltre, nel concetto di confermare tutto e tutti: “Alla mia società ho detto che i calciatori che ho avuto quest’anno vorrei ripartire con tutti loro, senza uno in meno. Arnautovic e Sanchez per me sono stati molto importanti”. Simultaneamente, lo stesso tecnico ha già dichiarato diverse volte diverse volte la necessità di ampliare e allungare la squadra a propria disposizione. Un concetto che, all’apparenza, cozzerebbe con quello espresso da Ausilio, propenso a mantenere una formazione “smart”, abbastanza corta.
Image:Getty
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