Ha praticamente chiuso la stagione come pure l’aveva aperta. Daichi Kamada ha trovato il secondo gol in campionato ieri a San Siro oltre otto mesi dopo la prima rete in biancoceleste. Sempre di sinistro, sempre da fuori area e sempre in trasferta. Era il due settembre e in casa dei Campioni d’Italia Kamada trovava il suo primo gol in Italia. Un bel sinistro da fuori area che non lasciò scampo a Meret e gelò il Maradona. A distanza di quasi un anno il giapponese ha trovato la seconda rete in biancoceleste, sempre con un sinistro da fuori area e sempre in casa dei Campioni d’Italia.
La metamorfosi definitiva
È un trequartista, no è una mezzala. Con Tudor tuttavia fa il mediano. Se ne sono sentite di ogni sul conto di Kamada in questo anno. La verità è che il giapponese è un giocatore della fascia centrale del campo duttile e intelligente, capace di interpretare più ruoli e più compiti all’interno del match. L’ex Eintracht ha bisogno di fiducia, quella che non sentiva con Sarri e che gli ha trasmesso fin dal primo giorno Tudor. Ieri a San Siro è stato il migliore dei 22 scesi sul terreno di gioco con Provedel e lo è stato giocando da trequartista, lì ove Tudor lo ha fatto giocare meno. Un’ulteriore dimostrazione di come Kamada può essere un elemento cruciale non solo per il presente ma pure per il futuro della Lazio.
Il futuro tuttavia in dubbio
Image:Getty
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