Le strade del Cagliari e di Nahitan Nandez si dividono: il giocatore della zona centrale del campo uruguaiano ha effettivamente lasciato la squadra dopo cinque stagioni in rossoblù (proseguirà in Arabia Saudita all’Al-Qadsiah FC, club neopromosso in massima divisione). Questo il lungo messaggio con cui il Cagliari saluta Nandez:
“Esta es tu casa”. In una calda giornata di agosto, estate 2019, il Cagliari accoglieva in questo modo Nahitan Nandez da Maldonado, giovane giocatore che arrivava nell’Isola nel solco della grande tradizione uruguaiana. Ad accoglierlo all’aeroporto tutto il calore del popolo rossoblù, un’onda travolgente, l’abbraccio di chi lo aveva già eletto a beniamino e come adottato. “È una sensazione particolare, da subito mi avete fatto sentire uno di voi, è stato come credersi a casa”, confiderà in seguito.
Pronti, via, subito sul terreno di gioco a dar battaglia. Condottiero vero, trascinatore, uno come lui lo vorresti sempre al tuo fianco. Nelle sue 165 presenze in rossoblù – condite da 6 gol e 18 assist – Nandez non si è mai risparmiato: esterno alto o basso, impiegato in posizione esterna di destra o a sinistra, come centrale o interno in mediana. Un “tuttocampista” instancabile, sempre pronto a macinare chilometri su chilometri, andare a contrastare ogni avversario, a fare quella corsa in più per aiutare il proprio compagno.
Momenti belli, gioie: ci sta sempre il suo contributo nel raggiungimento degli obiettivi di squadra. Come allorchè a Napoli, il 2 maggio 2021, a tempo scaduto, segna il gol del pareggio, vitale per la salvezza. Ma pure giornate buie e tristi: un anno dopo le lacrime di Venezia, un pianto a singhiozzo, inconsolabile. “Ma io rimango, ritorniamo insieme in Serie A”. Davanti a tutti a guidare la risalita: un traguardo raggiunto appena undici mesi dipoi. Una gioia incontenibile, come domenica scorsa, nel pomeriggio di Reggio Emilia con la conquista della salvezza. Ieri in serata l’abbraccio della “sua” gente, inglobato all’interno della Curva. “È per tutti voi, che mi avete fatto sentire parte ogni cosa questo, di questa meravigliosa Terra, io mi sento sardo”.
Image:Getty
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