Dopo Roma, Lazio e Juventus, la Salernitana ferma un’altra grande del campionato e chiude la sua stagione segnando tre gol a San Siro contro il Milan secondo in classifica grazie a una bella remuntada nel secondo tempo. Paradossale che la peggiore squadra di tutti i tempi nell’epoca dei tre punti e della A a 20 squadre sia riuscita a conquistare quasi tutti i – pochi – risultati positivi contro le squadre che occupano la zona sinistra della classifica. Da ricordare, effettivamente, pure il 2-2 dell’andata alla fine di un match dominato per quasi 90 minuti, lo 0-0 col Torino di Juric e le prove di spessore assoluto contro Napoli, Juventus all’Arechi e Atalanta qualche settimana fa. Certo, troppo poco per cambiare giudizi rispetto a quanto i granata hanno palesato nel corso dell’annata. Quattro allenatori, due direttori sportivi, un mercato flop in estate e tuttavia peggiore in inverno, lo strappo fra proprietà e parte della tifoseria, peggior difesa, uno dei peggiori attacchi, zero successi nel 2024, una sola vittoria interna, 13 ko all’Arechi su 19 e ultimo successo che risale addirittura al dicembre del 2023. Un disastro totale.
Adesso, ma, è tempo di pensare al futuro e le ultime indiscrezioni parlano di uno Iervolino sempre più deciso a uscire dal mondo del calcio e a cedere la società. A patto, ma, di rientrare ampiamente di tutte le spese sostenute e di trarre un vantaggio economico, come farebbe medio imprenditore intelligente. E in questo modo sussiste la possibilità di una società che monetizza cedendo i 3-4 giocatori migliori (a un passo il congedo di Tchaouna, ad esempio), incassa il paracadute e l’ultima rata da 3,2 milioni di euro di DAZN e dopo approfondisce il discorso con uno dei due fondi americani interessanti. A quanto pare pronti ad attendere tuttavia a patto che l’attuale proprietà inizi a lavorare pure sul fronte sportivo individuando entro due di settimane il nuovo DS, un direttore generale e un allenatore. Non resterà Stefano Colantuono che, quasi certamente, sarà confermato in veste di responsabile del settore giovanile.
Finalmente sarà una rivoluzione totale, a rischio taglio tutti i tesserati e in tutti i settori. C’è il rischio che dell’attuale parco calciatori non rimanga quasi niente. Oltre a Tchaouna, saranno ceduti pure Pasalidis, Pirola, Bradaric, Kastanos, Coulibaly e i rientranti Sepe, Valencia e Bonazzoli. Sarà pagata la clausola da 400mila che permetterà a Candreva di svincolarsi, mentre sono già da considerarsi ex i vari Ochoa, Costil, Boateng, Manolas, Fazio, Pellegrino, Gomis, Vignato, Basic, Weismann, Pierozzi e Zanoli. Qualche possibilità di permanenza per Fiorillo, Gyomber, Maggiore, Legowski e uno fra Simy e Ikwuemesi, da risolvere dopo la grana Dia col quale va avanti da mesi un contenzioso che potrebbe sfociare in una ulteriore multa e in una decurtazione dello stipendio. Stando a quanto filtra, la dirigenza sta provando in tutti i modi a trovare acquirenti pure a costo di rassegnarsi ad una minusvalenza: occhio alla Fiorentina, ma il sogno dell’ex Villareal rimane la Premier League.
Image:Getty
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