Un capitano come Buffon, che lo vive da vicino nel ruolo di capo delegazione, ha raccontato come sia cambiato Nicolò Barella. Il ragazzino irruente di Cagliari e dei primi tempi dell’Inter è ora mai soltanto un ricordo. E questo è solo uno dei motivi, non certo l’unico, per il quale il commissario tecnico della Nazionale ha preso la decisione di attendere il recupero del vice capitano nerazzurro, pure a costo di vederlo saltare una o due gare di un Europeo che, vista la difficoltà del girone, non è scontato sia molto più lungo.
Il sospiro di sollievo è collettivo, per ciò che con tutta probabilità è il miglior giocatore dell’Italia. Il più costoso, recita transfermarkt, ma non solo. Quanti dei ventisei di Luciano Spalletti giocherebbero titolari in purchessia nazionale? Barella sì, e le notizie che arrivano dall’infermeria di Coverciano, per una nazionale che ha già perso parecchi pezzi centrali della scacchiera, fanno sperare che l’europeo di Germania possa essere il “suo”.
In fin dei conti, quale miglior leader, forgiato come tale a livello tecnico nell’Inter di Conte ma nel carattere si direbbe tuttavia in maggior misura in quella di Inzaghi, per una nazionale operaia. Non che manchi il talento, per carità, tuttavia i picchi di livello internazionale sono pochi. E uno è Barella.
Image:Getty
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