C’è il primo acquisto dell’era Giovanni Manna ed Antonio Conte. Ieri il Napoli ha definito gli ultimi dettagli per l’acquisto l’intero cartellino di Rafa Marin, centrale difensivo classe 2002 del Real Madrid che il direttore sportivo del club azzurro monitora già dai tempi del Real Madrid B. Un’operazione tutt’altro che banale quella chiusa dal Napoli, non solo per la valenza dal parere tecnico, includendo nella considerazione le buone prospettive e la capacità di interpretare un po’ tutti i ruoli nella linea a tre che intende gestire Antonio Conte. Il direttore sportivo dei partenopei ha difatti dovuto inventarsi una formula un po’ particolare includendo nella considerazione che i blancos dall’inizio hanno manifestato l’intenzione di non perdere il controllo del cartellino ed il Napoli – una volta ottenuta quanto desiderato dal calciatore – ha dovuto concedere la recompra, ma strappando le condizioni migliori in caso di crescita del difensore.
Una doppia recompra variabile
Il Napoli pagherà subito 10 milioni di euro per il cartellino del difensore spagnolo, che arriva da un campionato positiva all’Alaves in cui ha confermato le sue potenzialità. Il Real Madrid avrà una clausola di recompra che dall’estate del 2026 sarà di 25 milioni di euro e nel 2027 la somma viceversa salirà a 35 milioni. Dall’estate prossima tuttavia gli azzurri avranno pronto un’opzione per rendere più onerosa la recompra: in caso di bella stagione dello spagnolo, la società partenopea può versare altri 10 milioni (portando a 20 il costo complessivo) per far accrescere la recompra a 50 milioni (anziché 25) nel 2026 e a 70 milioni (anziché 35) nel 2027. Cifre considerevoli qualora dovesse avere una grande crescita.
Si sblocca il mercato?
A far posto allo spagnolo, per lo meno numericamente nei piani del club, dovrebbe essere Leo Ostigard (ma in uscita restano pure Juan Jesus e Natan, quest’ultimo con tutta probabilità a titolo temporaneo). Il Napoli nel reparto arretrato potrebbe intervenire per altre due caselle: quella del centrale con Alessandro Buongiorno sempre in pole position e non è escluso pure un terzo arrivo con un braccetto mancino (ed il nome di Hermoso non è tuttavia da depennare). Tanto lavoro da fare per il direttore sportivo Manna che intanto potrebbe volare in Germania pure per gestire i casi Di Lorenzo e Kvaratskhelia, nello specifico quest’ultimo con il rinnovo da sbloccare per una permanenza serena per un altro campionato. Per il capitano, viceversa, il braccio di ferro pare inevitabile.
Image:Getty
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