Intervistato dall’edizione di oggi di Tuttosport, il portiere di proprietà del Napoli Elia Caprile ha raccontato l’incontro con il suo idolo Gigi Buffon che gli ha regalato una maglia autografata dopo Bari-Parma: “Lì ho scoperto la grandezza del Gigi uomo. Avevamo vinto 4-0 e pensavo fosse di malumore, tanto che rimasi 40 minuti fuori dal loro spogliatoio per paura di non riuscire a vederlo. Viceversa Buffon mantenne la promessa di scambiarci le maglie. Restammo per molto tempo a chiacchierare: mi ha dato diversi consigli e fatto i complimenti. Ora la sua maglia è incorniciata come una reliquia a casa mia.
La Serie A sfiorata con il Bari? Che dispiacere quel palo in finale di Folorunsho. Peccato perché eravamo un team straordinario. Sono rimasto legatissimo a parecchi miei compagni sia di Busto sia di Bari.
L’esperienza a EmpolI? Iniziare con una papera contro il Verona è stata dura. L’errore può capitare a tutti, ma nel mio ruolo, allorchè succede, prendi gol. Un paio di giorni dopo mi sono fatto male e ho dovuto attendere 4 mesi per tornare sul terreno di gioco. È stata tosta, ma ho tenuto duro, riuscendo a riprendermi il posto. Da lì in seguito è andato tutto bene. A Napoli è libera la 25? L’ho indossato a Empoli e ha un significato speciale per me. Io sono nato il 25 agosto e mio fratello Jacopo il 25 aprile. Non mi dispiacerebbe tenerlo. A Bari presi il 18 perché era la patronato di nascita di mio papà e della mia fidanzata Emily”.
Image:Getty
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