Dries Mertens non dimentica Napoli. Il centravanti belga, intervistato dall’edizione di oggi della Gazzetta dello Sport, ha ricordato la sua esperienza sotto il Vesuvio: Voglio vivere lì. Mi manca la mia casa, come pure parecchi aspetti della mia vecchia vita. Uscivo senza automobile, passeggiavo in centro e cenavo al centro alla gente. Era la mia dimensione. Se mi sento più belga o napoletano? Mia moglie me lo chiede molte volte.
Allorchè torno in Belgio, come pure a Istanbul, giro per strada e mi sento napoletano. È stato un amore in modo superficiale, con la cena a Marechiaro subito dopo la sigilla del contratto. Sto pure provando a crescere Ciro, mio figlio, come un vero del napoli. Piano piano imparerà”.
L’attaccante nella giornata odierna in forza al Galatasaray ha proferito della possibilità di tornare come collaboratore di Antonio Conte, sottolineando ma che non c’è stato alcun colloquio: “No, non ne abbiamo mai parlato. Conte, ma, l’ho sentito e mi ha fatto una bella impressione. È una brava persona e un grande allenatore, ha carisma, è l’uomo corretto attualmente corretto. Per i giocatori del Napoli ci sarà da pedalare, ma non dispiace. L’assenza dalle coppe europee è un vantaggio solo nel caso in cui in settimana lavori sodo. E con Conte sarà in questo modo”.
Image:Getty
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