Giovedì si riparte. Altri un paio di giornate di riposo per il gruppo per dopo iniziare a Castel di Sangro il secondo ritiro estivo e questa volta pure con i nazionali reduci dagli Europei (Di Lorenzo, Meret, Raspadoria, Buongiorno, Kvara, Folorunsho e Lobotka). Tuttavia qualche giorno viceversa per l’uruguayano Olivera. Antonio Conte in questo modo potrà allargare l’enorme lavoro – fisico e tattico – già portato avanti con le doppie sedute nei 10 giorni di Dimaro in cui ha gettato basi importanti per il suo 3-4-2-1. Rimane chiaramente l’incertezza per diversi elementi in dubbio, come Ostigard, Lindstrom, Gaetano e Simeone, altri tuttavia sotto attenta valutazione, ma in maggior misura con un Osimhen che non ha avuto tuttavia l’ok definitivo per partire ed un Lukaku tuttavia sospeso in attesa di potersi ricongiungere con Conte. I piani, in questo senso, non sembrano andare come nella fase iniziale previsto.
L’affare non si sblocca
Il Psg non arriva ora alla tripla cifra per Osimhen e De Laurentiis ha aperto ad uno sconto sulla clausola da 120mln di euro, ma chiaramente non ad una svendita. Con le schermaglie che proseguono, includendo nella considerazione che il Psg non è riuscito ad nella giornata odierna a vendere né Kolo Muani né Ramos, il rischio ora è che il nigeriano si ritrovi sul terreno di gioco pure nel secondo ritiro estivo. Chi viceversa resterà a guardare è Romelu Lukaku, ieri ufficialmente escluso dal Chelsea dalla tournée negli Stati Uniti d’America che termina il 7 agosto: il belga non è stato incluso nei convocati e quest’aspetto può aiutare senz’altro il Napoli a chiudere nel caso pure la contrattazione col club ampiamente al di sotto dei 35-40mln chiesti in questa fase. L’ostacolo difatti alla staffetta rimane il mancato rilancio – per a questo punto – del Psg per Osimhen. E non sembrano esserci previsti dei rilanci nel giro di 48 ore.
Image:Getty
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