Inizia a suonare qualche campanello d’allarme in casa Hellas Verona ad una settimana dall’esordio in ciò che sarà il sesto campionato consecutivo per la compagine scaligera in Serie A. L’eliminazione per mano del Cesena in Coppa Italia avrà certamente fatto scattare più di un pensiero nella testa di Paolo Zanetti che da nella giornata odierna dovrà provare a far cambiare rapidamente rotta in ottica dei primi, eufemisticamente ostici impegni in competizione principale con il Verona che riceverà nelle prime giornate al “Bentegodi” le visite in alternanza di Napoli prima e Juventus in seguito.
Carburazione troppo flemmatica
E’ stato un Verona uscito alla distanza ma con un ritardo che non ha permesso di rimettere in ordine il risultato quello visto sabato al “Bentegodi”, rimasto in balìa del Cesena dell’ottimo Michele Mignani (tecnico che più di molti altri meriterebbe una panchina di A) nel corso dei primi 45 minuti per in seguito trovare la scintilla nel secondo tempo grazie pure all’ottimo impatto dei subentrati Livramento e Tengstedt, al quale sono serviti appena quattro minuti per firmare il suo primo goal in maglia Hellas dopo essere giunto il giorno prima dal Portogallo.
Con il mercato tuttavia sullo sfondo
Con il campionato ora mai alle porte serviranno viceversa altre due settimane per chiudere il calciomercato tramite il quale il direttore sportivo Sogliano dovrà completare una rosa alla quale servono tuttavia diverse operazioni prima di potersi dire completata. Priorità agli esterni di difesa, ove servono un vice Frese (out con il Cesena per infortunio) a sinistra e un vice Tchatchoua (non del tutto scontata la sua permanenza) sulla fascia destra. Dinanzi viceversa non è da escludere un tentativo in punto di morte per Robert Bozenik, giocatore che potrebbe garantire al reparto offensivo veronese un peso specifico piuttosto rilevante.
Image:Getty
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