Una vera e propria rivoluzione. L’Empoli ha cambiato pelle e lo ha già palesato nella prima gara di stagione contro il Catanzaro. Un 4-1 che racconta tutto il nuovo modo e stile di giocare agli ordini di Davide Nicola e la centralità di Nicolò Fazzini nel nuovo progetto azzurro. Due gol, tanta qualità e una 10 sulle spalle che ha palesato di dare leggerezza oltre che responsabilità all’ennesima perla del vivaio azzurro. Una mezzala che ora gioca più alta, in una trasformazione tattica che può ricordare a suo modo quella di Lorenzo Pellegrini.
Un attacco nuovo, giovane
Lorenzo Colombo ha già esordito come punta. Sponde, sostanza, qualità, molto bene la prima e meglio tuttavia quella di Salvatore Esposito. Un gol, assist, a Empoli pensano d’aver trovato l’ennesima gemma, questa volta sul mercato. E non è finita: Nicola ha trasformato subito in braccetto Liberato Cacace e nel galleggiare fra difesa e fascia si è mostrato subito a suo agio. In Coppa ha giocato Mattia Viti al centro del reparto arretrato e lo farà per tutta la stagione: pare non essersene mai andato, tanto è stato il feeling coi compagni.
Marianucci e Ismaijli
E in seguito la linea difensiva. Inatteso ma sorprendente il debutto stagionale del giovane classe 2004 Luca Marianucci nel reparto arretrato. Con Viti e Cacate ha guidato la linea difensiva contro il Catanzaro, col Monza dovrebbe tornare a sedersi in panchina per far spazio al leader Ardian Ismaijli ma se tanto dà tanto, allora sarà prezioso in stagione. E in seguito ci sono i nuovi arrivi: l’ultimo è Ola Solbakken, dalla Roma, a titolo temporaneo con riscatto, arma ideale per dar fiato ai due trequartisti che tanto bene hanno fatto nella prima in Coppa.
Image:Getty
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